Svolto
il cosiddetto 'quizzone', la terza ed ultima prova scritta degli esami
di maturità che quest'anno vedono impegnati circa 500mila candidati. La
verifica ha riguardato una serie di quesiti preparati non più dal Miur,
come in occasione dei primi due scritti, ma da ogni singola commissione
sulla base dei programmi e delle verifiche svolte dalle 28mila classi
durante l'anno scolastico.
Le domande hanno trattato argomenti relativi a cinque delle discipline
affrontate durante il quinto anno ma non contemplate in occasione delle
verifiche di italiano e del secondo scritto: si va dalla trattazione
sintetica di argomenti (non più di cinque), ai quesiti a risposta
singola (da dieci a quindici), fino a quelli (forse più comuni) a
risposta multipla (da trenta a quaranta). (Apcom)
Le commissioni hanno anche avuto la facoltà, anche se fino ad oggi poco
utilizzata, di proporre problemi scientifici a soluzione rapida, tali
cioè da non richiedere calcoli complessi (al massimo due), casi pratici
e professionali (anche questi non oltre due) oppure lo sviluppo di un
vero e proprio progetto.
In ogni caso, tipologie di domande a parte, negli ultimi 11 anni - da
quando è stato introdotto il 'quizzone' - la 'familiarità' dei
contenuti ha indotto la gran parte dei maturandi ad ammettere che la
terza prova rappresenta lo scoglio più facile di tutta la maturità.
Tanto che lo stesso ministro Gelmini ha di recenti in più occasioni
manifestato il desiderio di sostituirla, probabilmente nel 2012, con
una serie di domande uniformate preparate dall'Invalsi, lo stesso
istituto che organizza la prova standard nazionale durante gli esami di
licenza media.
Terminate le prove scritte, i candidati dovranno ora concentrare i loro
ultimii sforzi sulla preparazione del colloquio finale: l'orale, dalla
durata media di quasi u'ora a candidato, verterà su tutte le materie,
sulla tesina proposta dagli studenti e su una commento alle prove
scritte. Si parte martedì 29 giugno (gli studenti romani il giorno dopo
per la celebrazione dei santi patroni della capitale Pietro e Paolo) al
ritmo di non oltre cinque candidati al giorno.
Redazione