I genitori e gli insegnanti di una scuola romana si sono
messi in mutande per denunciare i tagli a tempo pieno. Ma non è una
esagerazione: è l'esatta rappresentazione di come il governo sta
riducendom la scuola pubblica. Dichiarazione di Francesca Puglisi, responsabile
Scuola della segreteria nazionale PD.
Non si pensi che la protesta di genitori e docenti della scuola romana
di Grottarossa che si sono messi in mutande su un cavalcavia sia un
eccesso: è, invece, l’esatta rappresentazione dello stato della scuola
pubblica italiana, così come la vuole il governo.
I tagli al tempo pieno sono drammatici, ma il ministro Gelmini continua
nel suo gioco delle tre carte: nasconde i dati reali e confonde classi
a tempo pieno con quelle a 31-39 ore.
Tempo pieno significa 40 ore settimanali con le ‘compresenze’ di più
docenti, e non meno ore con un unico insegnante. Alla fine il trucco si
scopre, e fra ‘carta vince, carta perde’, alle famiglie toccherà sempre
la carta perdente. E così le donne che lavorano saranno costrette a
fare i salti mortali per sistemare i propri figli, chi se lo potrà
permettere dovrà assoldare costose baby sitter, e chi non ce la farà
dovrà licenziarsi, sottraendo non solo reddito indispensabile alla
famiglia, ma negando a se stessa la realizzazione personale, la
dimensione di donna non solo come madre ma anche come lavoratrice.
Redazione