Allarmante, ad esempio, la scarsissima conoscenza del modo
più adeguato per intervenire in caso di crisi epilettica: il 64% degli
insegnanti ha dichiarato infatti di ritenersi poco o per nulla in grado
di intervenire in modo corretto; inoltre il 58% degli intervistati si
comporterebbe in uno dei modi assolutamente sconsigliati, per esempio
inserendo qualcosa in bocca o tenendo fermo il bambino. (Apcom)
Redazione
In realtà interventi di questo tipo potrebbero provocare lussazioni
mandibolari, fratture dentarie e dolori muscolari intensi. Quasi il 70%
ha dichiarato che, in caso di attacco epilettico in classe, chiamerebbe
l'ambulanza, intervento da riservare soltanto a casi molto particolari.
Un altro dato abbastanza preoccupante che emerge da questa indagine è
la segnalazione, da parte della maggioranza degli insegnanti
intervistati, che ai bambini epilettici non può essere assicurata la
giusta assistenza in orario scolastico: infatti il 67% dichiara di
avere difficoltà nel somministrare farmaci antiepilettici durante la
permanenza del bambino a scuola.
L'indagine della Lice ha anche messo in luce come gli insegnanti
abbiano una visione erronea di quanto questa patologia incida sul
rendimento del bambino a scuola: più del 40% ritiene che un bambino con
epilessia abbia la necessità di un sostegno scolastico, mentre un
insegnante su quattro ritiene che l'epilessia possa causare disturbi
mentali e/o del comportamento.
Molto significativi anche i risultati sulla percezione dei limiti che
l'epilessia pone alle attività quotidiane dei pazienti: quasi il 65% è
dell'opinione che l'epilessia ponga importanti limitazioni alla guida
degli autoveicoli; il 40% degli insegnanti ritiene che la patologia
limiti l'attività lavorativa in generale; il 33% che l'epilessia
ostacoli l'attività sportiva. A livello sociale, un insegnante su tre
ritiene che l'epilessia possa rappresentare un impedimento al
matrimonio e uno su quattro invece la reputa un serio ostacolo alla
procreazione.
In Italia, quasi una persona su 100 è colpita da epilessia: si stima
infatti che nel nostro Paese, l'epilessia interessi circa 500.000
persone, con 30.000 nuovi casi l'anno. L'epilessia è una malattia
neurologica che si manifesta sotto forma di disturbi improvvisi e
transitori, le cosiddette crisi, che dipendono da un'alterazione della
funzionalità dei neuroni. Esistono crisi di entità e gravità differenti
e la forma più conosciuta di crisi è quella convulsiva, comunemente
definita come Grande Male. Le cause dell'epilessia sono molteplici, e
possono variare da lesioni o malformazioni cerebrali fino a cause
genetiche.