CATANIA
- Uno scandalo. Una voce che da anni circola insistentemente
nell'ambiente della scuola. Al termine di una complessa ed articolata
attività di indagine avviata d’iniziativa e coordinata dalla procura di
Catania, dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di
Catania ha denunciato all’autorità giudiziaria 19 persone, responsabili
dei reati di truffa aggravata e falso, finalizzati ad ottenere
l’accesso al pubblico impiego nel comparto scuola. 19 denunciati tra
precari, dipendenti e dirigenti di istituti privati paritari
compiacenti che rilasciavano falsi titoli per scalare le graduatorie provinciali del
personale Ata.
(da SiciliaWeb http://www.lasiciliaweb.com/index.php?id=38784&template=lasiciliaweb)
Nota della redazione di Aetnanet: :Non
sembra quindi ci siano implicati docenti come era apparso dalle
prime notizie.
Catania. L’azione
investigativa ha permesso di appurare che alcuni assistenti
amministrativi precari della scuola pubblica, per ottenere inizialmente
l’incarico annuale, per poi scalare la graduatoria provinciale
permanente ed infine passare di ruolo, hanno autocertificato titoli di
servizio non veritieri, utilizzando anche false attestazioni rilasciate
da scuole private compiacenti, traendo in inganno la pubblica
amministrazione e ottenendo indebitamente un impiego statale in danno
dei loro colleghi più corretti.
L’indagine ha messo in luce uno scenario inquietante per l’elevata
percentuale di soggetti responsabili individuati tra soggetti attivi e
passivi nell'inchiesta, proprio perchè la procedura di inserimento
nelle graduatorie pubbliche per soli titoli, finalizzato al
reclutamento del personale amministrativo delle scuole statali, ha
durata pluriennale e si articola in più stadi.
In estrema sintesi, il candidato in possesso dei requisiti previsti dal
bando, produce una domanda di “inserimento” nella graduatoria
provinciale permanente di prima fascia, richiedendo la valutazione di
titoli di servizio e di cultura. La Commissione designata dall’Ufficio
scolastico provinciale, valutati i titoli, attribuisce a ogni
concorrente un punteggio, così da formare una graduatoria di merito.
Ogni nuovo anno scolastico, l’Usp convoca il personale inserito in
graduatoria per il conferimento degli incarichi di supplenza.
La graduatoria provinciale permanente di prima fascia viene aggiornata
annualmente, onde poter tener conto sia dei nuovi inserimenti che degli
aggiornamenti delle posizioni dei candidati già inseriti.
I responsabili, oltre ad aver dichiarato il falso al momento
dell’inserimento iniziale, hanno reiterato la condotta criminosa,
attraverso l’utilizzo di ulteriore carteggio contenente attestazioni e
certificazioni non veritiere, prodotto dagli stessi interessati o
avvalendosi dell’appoggio di compiacenti istituti privati paritari.
Quindi, sia mediante autocertificazione che attraverso l’attestazione
di istituti privati, venivano dichiarati periodi di servizio non
realmente svolti, ovvero “gonfiate” le prestazioni realmente
effettuate.
La condotta fraudolenta, sistematicamente perpetrata, ha chiaramente
compromesso il posizionamento utile in graduatoria dei concorrenti
onesti e indotto in errore la commissione di valutazione dell’Ufficio
scolastico provinciale di Catania.
Considerata l’evidenza delle fonti di prova, la Procura della
Repubblica di Catania, ha richiesto al Gip l’emissione di decreti
penali di condanna. Adesso l’Ufficio scolastico provinciale di Catania
dovrà valutare la posizione dei denunciati sul piano amministrativo.