L’ultimo episodio è avvenuto nel Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale. Alcuni giorni fa durante un colloquio (avvenuto al di fuori dell’ora di ricevimento) all’ingresso della sala docente, una docente è stata gravemente offesa ed aggredita da un genitore di una studentessa. Alle sue grida con improperi vari, rivolti anche a insegnanti presenti, le classi del piano terra sono uscite nel corridoio visibilmente scosse per le urla, il tutto è durato un bel po’ ed è finito con l’arrivo di una volante dei carabinieri. Esprimo la mia vicinanza alla professoressa offesa ed aggredita (insegniamo fra l’altro nella stessa sezione) che ha ricevuto insieme agli insegnanti malcapitati la solidarietà del mondo della scuola.
PS: Ormai non se ne può più, sembra di assistere ogni giorno ad un vero bollettino di guerra. Adesso è successo nella scuola dove insegno. Domani a quale scuola toccherà? Che si capisca dalla maggioranza e dall’opposizione che da tempo la scuola vive al livello di guardia e che la serietà deve essere considerata un valore prioritario comune. Diversamente, diciamolo chiaramente, la scuola è finita o andrà avanti in una lenta agonia.
Filippo Laganà