Dal sito dell' ANSA
USA - 'Oggi Saddam Hussein e' stato giustiziato dopo aver ricevuto un processo equo, cioe' quel tipo di giustizia negata alle vittime del suo regime brutale', ha affermato il presidente americano George Bush in un comunicato.
IRAN - Teheran saluta l'impiccagione di Saddam Hussein come 'una vittoria degli iracheni', pur temendo un aumento temporaneo della violenza in Iraq. Lo ha detto il viceministro degli esteri iraniano Hamid Reza Assefi.
KUWAIT - 'L'esecuzione di Saddam e' un affare interno iracheno dopo la sua condanna per crimini contro l'umanita'', ha detto il ministro del lavoro Sabah al-Khaled al-Sabah, ricordando che il Kuwait ha sofferto molto per mano del regime di Saddam'.
ISRAELE - 'Giustizia e' stata fatta', ha commentato un alto responsabile del governo di Ehud Olmert, che ha chiesto di rimanere anonimo.
HAMAS - Un 'assassinio politico' che 'viola tutte le leggi internazionali'. Cosi' il portavoce del movimento integralista islamico palestinese Hamas, Fawzi Barhum, ha definito l'esecuzione dell'ex rais.
LIBIA - Tripoli ha decretato tre giorni di lutto nazionale per il 'prigioniero di guerra Saddam Hussein'.
AFGHANISTAN - L'esecuzione e' 'opera del governo iracheno' e 'non avra' alcun effetto' sulla situazione in Afghanistan, secondo il presidente Hamid Karzai. L'ex ministro della Difesa del governo dei Taleban, il mullah Ubaydallah Akhund ha detto invece che 'l'esecuzione della sentenza di morte contro Saddam Hussein nel giorno della festa del sacrificio (Id al-Adha) e' una sfida e una provocazione nei confronti di tutti i musulmani'.
UE - 'L'Ue condanna i crimini commessi da Saddam, ma anche la pena di morte', ha dichiarato la portavoce dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza, Javier Solana. Critiche anche dal Consiglio d'Europa, l'organizzazione internazionale il cui scopo e' quello di promuovere la democrazia e i diritti dell'uomo.
VATICANO - 'Una notizia tragica'. C'e' 'il rischio che alimenti lo spirito di vendetta e semini nuova violenza'. E' il commento di padre Federico Lombardi, direttore della Sala tampa vaticana ai microfoni di Radio Vaticana.
GB - Saddam 'ha pagato' per 'alcuni crimini che ha commesso contro il popolo iracheno', ha affermato in un comunicato il ministro degli Esteri Margaret Beckett, pur riaffermando l'opposizione della Gran Bretagna alla pena di morte.
FRANCIA - Il ministero degli esteri ha 'preso atto' oggi dell'esecuzione di Saddam Hussein e ha fatto appello agli iracheni affinche' 'guardino al futuro e lavorino alla riconciliazione e all'unita' nazionale', si legge in un comunicato.
SPAGNA - Il governo spagnolo ha 'deplorato' la 'esecuzione del dittatore iracheno Saddam Hussein, in coerenza con la sua posizione e quella dell'Unione Europea 'contraria alla pena di morte'.
GIAPPONE - Tokyo ha detto di 'rispettare' la decisione delle autorita' irachene di impiccare l'ex presidente Saddam Hussein.
HUMAN RIGHTS WATCH - 'Saddam Hussein si era reso responsabile di terribili e numerose violazioni dei diritit umani, ma tali, atti, per quanto brutali, non possono giustificare la sua esecuzione, una punizione crudele e disumana', ha detto un responsabile dell'organizzazione per la tutela dei diritti umani, Richard Dicker.
BAGDAD - Le autorità italiane che criticano l'impiccagione di Saddam, non ricordano cosa accadde a Piazzale Loreto? E' questo uno dei passaggi dell'intervista telefonica all'emittente Al Iraqiya concessa da Yassim Majid, uno dei consiglieri del premier iracheno Nuri Al Maliki. Respingendo le critiche avanzate nei confronti di Bagdad da diversi paesi europei ("sono affari interni del mio Paese"), Majid rimanda al mittente in particolare lo "sgomento" espresso da Romano Prodi, attraverso un parallelo con la morte di Mussolini.
"Coloro che ci criticano hanno forse dimenticato i crimini commessi dal regime di Saddam Hussein contro gli iracheni e contro l'umanità", premette Majid. E al premier italiano l'esponente iracheno replica ricordando che "alla fine della seconda guerra mondiale, Mussolini è stato processato per un solo minuto. Il giudice gli ha chiesto il suo nome e alla risposta 'Benito Mussolini' gli ha detto: 'il tribunale vi condanna a morte' e la sentenza è stata eseguita immediatamente".
"I Paesi europei che condannano l'esecuzione - prosegue Majid - dovrebbero ricordare che "non hanno il diritto di interferire negli affari degli altri paesi, che hanno le loro proprie leggi".
Nei giorni scorsi, prima dell'esecuzione della condanna a morte di Saddam, Prodi aveva reso ufficiale la posizione dell'Italia che, aveva detto, resta "contraria alla pena capitale, sempre e comunque", anche nel caso dell'ex presidente iracheno. "Pur senza voler sminuire i crimini di cui si è macchiato Saddam Hussein e la ferocia con cui ha gestito il potere durante il regime - aveva aggiunto il presidente del Consiglio - e pur nel rispetto dell'autonomia e della legittimità delle istituzioni irachene, non posso non esprimere la ferma contrarietà del governo italiano e mia personale alla condanna a morte dell'ex rais".
Lo scorso 29 dicembre, appena un giorno prima dell'impiccagione, Prodi aveva rivolto un appello a chi aveva condannato Saddam "affinché prevalgano la saggezza e la magnanimità ". "La decisione di procedere all'esecuzione di Saddam Hussein - aveva detto - ci riempie di sgomento".
(31 dicembre 2006)
REAZIONI DALL'ITALIA
NAPOLITANO,ITALIA CONTRO OGNI ESECUZIONE CAPITALE ''Interpretando i sentimenti profondi del popolo italiano e gli alti valori morali e giuridici della Costituzione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferma la contrarieta' del nostro Paese ad ogni sentenza di morte ed esecuzione capitale''. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale.
PRODI, PREOCCUPATO PER AUMENTO TENSIONE Preoccupazione perché l'esecuzione di Saddam Hussein serve "ad aumentare la tensione.
Questo è avvenuto nelle prime ore e mi auguro che non continui in futuro". E' lo stato d'animo espresso dal presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha commentato l'impiccaggione dell'ex rais di Baghdad.
BERLUSCONI,ESECUZIONE ERRORE POLITICO E STORICO
"L'impiccagione di Saddam Hussein, pur decisa da un tribunale legittimo e dunque non espressione di giustizia sommaria, rappresenta un passo indietro nel difficile percorso dell'Iraq verso una democrazia compiuta" e "sono convinto che sia stata un errore politico e storico, che non aiuterà l'Iraq a voltare definitivamente pagina". Lo afferma, in una nota, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi "La civiltà - aggiunge l'ex premier - in nome della quale il mio governo decise di inviare i soldati italiani in Iraq in missione di pace contempla il superamento della pena di morte, anche nei confronti di un dittatore sanguinario come Saddam".
BERTINOTTI, ORRORE E RIFIUTO,CANCELLARE PENA DI MORTE ''L'esecuzione di Saddam Hussein, un dittatore che ha identificato il proprio percorso politico con la pratica della distruzione e della violenza, in nulla sminuisce il sentimento di orrore e di rifiuto suscitato dalla pena di morte''. Lo afferma Fausto Bertinotti, dopo l'esecuzione, all'alba a Baghdad, dell'ex rais. Il presidente della Camera sottolinea l'esigenza di ribadire, ora ''con maggior forza'' l'impegno ''a cancellare la pena di morte dal nostro presente e dal futuro dell'umanita'''. La pena di morte, sottolinea Bertinotti, e' ''un istituto che si pone in contraddizione radicale ed insanabile con il rispetto che si deve ad ogni vita umana; un fattore di evidente distorsione della convivenza civile, che nella garanzia della dignita' e dell'integrita' della persona umana trova il proprio principio costitutivo e la sua ragione ultima''.
PANNELLA, NON INTERROMPO SCIOPERO SETE Malgrado l'impiccagione di Saddam Hussein, Marco Pannella non interrompe lo sciopero della fame e della sete che conduce ormai da cinque giorni per ottenere la commutazione in ergastolo della condanna a morte dell'ex rais di Baghdad. L'esecuzione di Saddam, ha detto Pannella intervenendo questa mattina a Radio Radicale (e annunciando per meta' mattinata un discorso al Comitato straordinario di Radicali Italiani che si tiene all'Ergife), e' stata ''un tragioco errore''; la Casa Bianca ne e' responsabile e ''il Senato, il Congresso, il popolo americano gliene chiederanno presto conto''. Ma, ha aggiunto, ''ci sono tanti altri condannati a morte, tanti processi da proseguire. Allora io grido: e Tarek Aziz? E gli altri?''. ''Non mi rassegno alla realta' internazionale ed italiana'', ha affermato Pannella, rivendicando ai radicali di condurre la battaglia contro la pena capitale ovunque nel mondo ''da americani e da israeliani, all'interno e dall'esterno''.
Guarda il video dell'impiccagione
Dal sito de " Il Corriere della Sera "
Le foto e i video sulla vita e la morte dell'ex dittatore iracheno Ascesa, dittatura e fine di Saddam Hussein Le terribili immagini tv degli ultimi stanti di vita dellìex rais. Le reazioni nel mondo, la scheda filmata, il processo...
VIDEO
IMMAGINI
30 dicembre 2006
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Partecipa al sondaggio de " La Stampa" di Torino
Ripercorriamo la storia moderna dei tirannicidi
MUSSOLINI
Italiano: Il corpo senza vita di Benito Mussolini accanto a quello della sua compagna Claretta Petacci e a quelli di altri gerarchi fascisti fucilati, esposti a Milano il 29 Aprile 1945, in piazzale Loreto, nello stesso luogo in cui i fascisti avevano fucilato alcuni partigiani.
VIDEO DI PIAZZA LORETO IN INTERNET SU YOUTUBE DAGLI ARCHIVI AMERICANI
The Executions Of Benito Mussolini And Clara Petacci
Mussolini and Petacci after Loreto
CEAUSESCU
Nicolae Ceausescu, il satrapo comunista che ha governato la Romania per 22 anni riducendola a un campo di concentramento a cielo aperto. Condannato a morte il 25 dicembre 1989, da un "tribunale volante" militare, con una serie di accuse che comprendevano anche il genocidio, la sentenza venne eseguita da un plotone d'esecuzione a Târgoviste. Prima di morire cominciò a cantare l'Internazionale, secondo il Col. Dumitru Burlan, il fuoco venne aperto dopo che cantarono la quarta parola.Il plotone d'esecuzione non era ben preparato per l'esecuzione. In effetti un soldato sparò sul piede di Ceauşescu prima del colpo fatale.
Una delle accuse principali contro era che avrebbe accumulato ricchezza in modo illegale. Come prova di questo, gli accusatori mostrarono in seguito alla televisione una borsa di cuoio trovata in casa loro, ed una Volkswagen (quando il resto delle persone aveva delle Dacia).
La Romania fu l'unico paese del Blocco Sovietico che rovesciò violentemente il suo regime comunista.
La Fine di Ceausescu
I GRANDI CRIMINALI NAZISTI IMPICCATI A NORIMBERGA
Il Processo di Norimberga è il nome comunemente usato per due distinti gruppi di processi, ai nazisti coinvolti nella seconda guerra mondiale e nell'olocausto. I processi si tennero nella città tedesca di Norimberga (Nürnberg) dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre 1946 nel Palazzo di Giustizia di Norimberga (l'unica corte tedesca abbastanza grande da poter contenere l'evento che non fosse stata distrutta dai bombardamenti alleati). Il primo e più famoso di questi processi fu il Processo dei principali criminali di guerra davanti al Tribunale Militare Internazionale, che giudicò ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati (o ancora ritenuti in vita). Il secondo gruppo di processi fu per criminali di guerra inferiori, tenuto sotto la Legge numero 10 del Consiglio di Controllo, e comprese anche il famoso Processo ai Dottori. Questo articolo tratta principalmente i processi del primo gruppo.