PALERMO
– 28-9-2002 Il passaggio di consegne avverrà il prossimo 8 ottobre. Ma la
notizia ha ormai tutti i crismi dell'ufficialità, visto che proprio ieri
mattina, poco dopo le 10, ha firmato il contratto: Guido Di Stefano, dirigente
del Csa di Palermo, è il nuovo direttore generale dell'Ufficio scolastico
regionale per la Sicilia. Subentra a Michele Calascibetta, che resta direttore
generale ma avrà dal Ministero un altro incarico.
Piemontese di nascita ma siciliano per metà, 55 anni, sposato con due figlie -
Marylia e Gloria - una passione sfegatata per elettronica e informatica - si
deve a lui il sito del Provveditorato agli studi di Palermo, che conta ormai una
media di 4000 accessi giornalieri - Guido Di Stefano è in amministrazione dal
1975, dirigente dal 1989 e Provveditore agli studi di Palermo dal 1998.
Un'esperienza, quella maturata come Provveditore, che il dottor Di Stefano
intende travasare nel nuovo incarico che è chiamato a ricoprire, riservando
maggiore attenzione alle realtà periferiche: «Il ruolo dei Csa – afferma – è
importantissimo, perchè si tratta di parti dell'amministrazione in diretto
contatto con il territorio, territorio che è variegato e che dunque per questo
ha sì esigenze simili, ma anche peculiarità cui si deve prestare la massima
attenzione. La direzione deve svolgere un ruolo di programmazione e
coordinamento. Ma non deve perdere il contatto col territorio, per questo
cercherò di valorizzare al massimo i contributi che verranno dai Csa».
Sorpresa
per la nomina? «Un po' sì – confessa il dottor Di Stefano – ho cominciato a
crederci solo una settimana fa, quando sono stato chiamato al ministero per i
colloqui esplorativi. È una soddisfazione. Ma anche un impegno gravoso, che
comporterà grande lavoro e grande fatica. Da anni, tuttora, la scuola attraversa
un periodo di transizione. Tante cose sono cambiate, il rinnovamento sta andando
avanti, ma non tutto ancora è definito. È anche un periodo in cui le risorse
vanno diminuendo, e questo rende tutto più difficile. Ancora di più in Sicilia,
dove all'efficienza dei servizi si aggiunge la ricaduta in termini
occupazionali. La scuola siciliana è validissima, non ha bisogno di auguri
particolari perchè è tenuta su da tanta gente motivata. Certo, ha problemi
finanziari e di edilizia, anche se un po' meno che in passato. Ci sono però
segnali positivi. Dalla Regione sono già arrivati segnali di attenzione. Mi
auguro che, oltre al buono scuola, ci siano anche altri interventi: penso ad
alcune proposte dell'assessore sull'incremento dell'educazione motoria e
l'incentivazione della pratica sportiva». Programmi particolari? «No, non
ancora. Voglio rendermi conto bene delle situazioni, sentire i colleghi. I
programmi, poi, li faremo insieme».
Mariateresa Conti