Il Ministro della Pubblica Istruzione
Prot. n. 7551/FR
Roma, 7 settembre 2006
DIRETTIVA SUL RUOLO E SUI COMPITI DEGLI UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALI
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59, e, in particolare, gli articoli 1, 11 e 21;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, ed in particolare l'art.
137;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modifiche ed
integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, e successive modifiche ed
integrazioni;
VISTA la legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto legge 18
maggio 2006, n. 181, istitutivo del Ministero dell'Istruzione e, in particolare,
il comma 7 dell'art. 1, che trasferisce al Ministero dell'Istruzione le funzioni
già di competenza del soppresso Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca, come definite dall'art. 50, comma 1, lettera a) del citato
decreto legislativo n. 300/1999;
VISTO il comma 16 dell'art. 1 della citata legge 17 luglio 2006, n. 233, che
stabilisce che la denominazione Ministero della Pubblica Istruzione sostituisce,
ad ogni effetto, la denominazione Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca;
VISTO il comma 23 dell'art. 1 della ripetuta legge n. 233, che rimette la
definizione dell'assetto organizzativo del Ministero della Pubblica Istruzione
ad apposito Regolamento da adottare ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo
n. 300/1999, in sostituzione di quello assunto con D.P.R. n. 319/2003;
VISTO il D.P.C.M. 14 luglio 2006 e, in particolare, i commi 7 e 10 concernenti
la ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite
provvisoriamente al Ministero delle Pubblica Istruzione e al Ministero
dell'Università e Ricerca, nelle more dell'adozione del Regolamento prima
menzionato;
VISTO il D.P.R. 11 agosto 2003, n. 319, recante il Regolamento di organizzazione
del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e, in
particolare, il comma 2 dell'art. 8, a mente del quale l'Ufficio Scolastico
Regionale "si articola per funzioni e sul territorio e a tale fine operano a
livello provinciale e/o subprovinciale i Centri Servizi Amministrativi";
VISTO il comma 6 dell'art. 8 del citato D.P.R. n. 319 che stabilisce le funzioni
di competenza dei Centri Servizi Amministrativi;
VISTE le Linee guida, in data 30 aprile 2004, di cui al comma 8 dell'art. 8 del
suddetto D.P.R. 319, che, in aggiunta alle funzioni sopra richiamate,
individuano i compiti delegati dai Direttori Generali regionali ai Centri Sevizi
Amministrativi;
CONSIDERATO, altresì, che, per garantire maggiore funzionalità ed efficienza ai
servizi scolastici e per corrispondere in maniera adeguata e tempestiva a nuove
ed avvertite esigenze delle singole realtà territoriali, si rende necessario
ridefinire, ampliandone i contenuti e la portata, alcune attribuzioni dei Centri
Servizi Amministrativi rientranti nel comma 6 dell'art. 8 del più volte citato
D.P.R. n. 319 e nelle Linee guida sopra richiamate;
CONSIDERATO che per una più razionale ed efficace gestione delle attività dei
Centri Servizi Amministrativi, nonché per una più funzionale interazione col
territorio, si rende necessario assumere la realtà provinciale come ambito di
competenza dei menzionati C.S.A.;
SENTITE le organizzazioni sindacali;
EMANA
la seguente direttiva
Per i motivi citati in premessa, i Centri Servizi Amministrativi, con effetto
immediato, nel quadro delle competenze di cui all'art. 8, commi 6 e 8, del
D.P.R. n. 319/2003, a supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche ed
educative e nell'ambito della doverosa collaborazione con gli Enti locali
preposti, attendono ai compiti di seguito specificati:
Iniziative di ricognizione, monitoraggio e raccolta di dati in ordine allo stato
di attuazione delle disposizioni in materia di sicurezza e messa a norma degli
edifici scolastici, ai sensi del D. L.vo n. 626, del 19 settembre 1994, e del
comma 21 dell'art. 80 della legge n. 289, del 27 dicembre 2002;
Iniziative di ricognizione e monitoraggio dell'attuazione della legge n. 23, in
data 11 gennaio 1996, recante disposizioni in materia di edilizia scolastica;
Attività finalizzate alla ricognizione, monitoraggio e verifica, anche
attraverso le funzioni attivate dal Sistema informativo, dei progetti realizzati
dalle istituzioni scolastiche nell'ambito della programmazione dei fondi
strutturali europei;
Raccordo e interazioni con i Comuni, volti a promuovere azioni di ricognizione,
monitoraggio e verifica dell'osservanza dell'obbligo scolastico, con particolare
riferimento ai minori stranieri presenti sul territorio nazionale, in attuazione
dell'art. 47 del D.L.vo n. 286, in data 25 luglio 1998;
Raccordo e interlocuzioni con le Autonomie locali e con le Aziende Sanitarie
Locali, al fine di individuare le condizioni che consentano una migliore
integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, in funzione
dell'attuazione del D.P.C.M. n. 185, del 23 febbraio 2006;
Assistenza, consulenza, informazione-formazione e monitoraggio finalizzati allo
sviluppo delle condizioni per la piena realizzazione dell'autonomia didattica,
organizzativa e di ricerca delle istituzioni scolastiche, anche attraverso la
costituzione di reti di scuole;
Promozione e incentivazione della partecipazione studentesca e creazione di
occasioni di confronto e aggregazioni tra le Consulte presenti nelle istituzioni
scolastiche;
Ricognizione, per ogni opportuna azione di supporto, dell'offerta formativa
realizzata dalle istituzioni scolastiche, con riferimento sia alle attività
curriculari ed extra curriculari, che ai risultati raggiunti in relazione agli
obiettivi preventivati;
Ricognizione e monitoraggio dello stato di assegnazione e di utilizzazione dei
finanziamenti attribuiti alle istituzioni scolastiche autonome.
Le funzioni e i compiti sopra specificati hanno come ambito territoriale di
riferimento la realtà provinciale. Conseguentemente i Centri Servizi
Amministrativi assumeranno la denominazione di Uffici Scolastici Provinciali.
In relazione a tali premesse i responsabili degli Uffici Scolastici Provinciali,
d'intesa con i Direttori generali regionali, provvederanno alla costituzione
degli assetti organizzativi che dovranno attendere ai compiti di cui alla
presente direttiva.
Sono fatte salve ulteriori modifiche degli assetti organizzativi e funzionali
degli Uffici Scolastici Provinciali eventualmente previste dal nuovo Regolamento
di cui all'art. 4 del D.L.vo n. 300/99, secondo quanto stabilito dall' art. 1
comma 23 della legge n. 233 di conversione del decreto legge n. 181 del 18
maggio 2006.
La presente direttiva, che non comporta oneri per lo Stato, sarà sottoposta ai
controlli di legge.
IL MINISTRO
F.to Giuseppe Fioroni