Come da manuale è
stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge di riforma della
scuola n.107 ed è entrata in vigore il 16 luglio, festa della
Madonna del Carmelo che ricorda l’apparizione del 16 luglio 1251 al
carmelitano san Simone Stock, durante la quale la Madonna gli consegnò
uno scapolare in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al
suo culto. Un nuovo “scapolare” viene oggi consegnato alla scuola
italiana e che sia di fortuna e di protezione per una legge da tanti
osteggiata e criticata.
All’ottimismo del Ministro Stefania Giannini che afferma con ammirevole
coraggio:
«Io sono convinta che quest'anno la
macchina funzionerà meglio di prima. Le condizioni ci sono tutte.
Girando l'Italia, ho sentito molte critiche ma anche pareri positivi,
come sempre in questi casi la protesta è organizzata e molto rumorosa,
mentre il consenso è individuale e silenzioso. Quando si passerà dalla
carta di un testo pubblicato in Gazzetta ufficiale alla concretezza
delle azioni che questa legge consente, sono convinta che il mondo
della scuola reagirà positivamente».
Mentre secondo il Ministro i docenti non boicotteranno la riforma e
l’avvio dell’anno scolastico sarà regolare, le legittime osservazioni
delle associazioni dei presidi rilevano che a settembre si registrerà
l’assenza del dirigente scolastico in 1740 scuole, circa il 20% delle
8362 scuole del territorio nazionale, di cui 385 sottodimensionate, che
saranno affidate in reggenza ad un dirigente, il quale risulterà a
“mezzo servizio” in due scuole, con sovraccarico di lavoro e di
responsabilità.
Considerando che a settembre 770 presidi andranno in pensione, si
verificherà che una scuola su 5 resterà senza dirigente per il mancato
bando del concorso, annunciato e non espletato, Occorrerà un altro anno
per sanare questo vuoto che già provocherà non pochi danni, specie in
questa fase delicata di passaggio e di transizione verso le innovazioni
organizzative della “buona scuola”.
Altro che “presidi sceriffi”, saranno presidi di facciata, o di timbri
sulle carte e le scuole resteranno senza guida, specie con il mancato
conferimento di incarico ai vice presidi e responsabili dei plessi.
La senatrice Alessia Petraglia, capogruppo di SEL in commissione
Istruzione, ha dichiarato che: "SEL
ha presentato un'interrogazione parlamentare per sapere quando il
Ministro intenda emanare un nuovo bando di concorso per dirigenti
scolastici, per scongiurare il rischio, ormai concreto, che nell'anno
scolastico 2016/17 la metà delle scuole italiane sia diretta da un
dirigente impegnato anche in un'altra scuola e per sapere quali misure
intenda intraprendere per risolvere la situazione circa il numero e la
tipologia di docenti necessari a coprire gli esoneri/semiesoneri dello
staff organizzativo del dirigente scolastico, a partire dall'anno
scolastico 2015/16, in quanto non è possibile rinviare al 2016/17 la
parte di organico funzionale per il supporto organizzativo".
Nella legge di stabilità 2015 il Governo ha introdotto l’azzeramento
degli esoneri e dei semi esoneri dei vicari, ma poi non ha messo in
essere gli atti necessari a garantire il funzionamento quotidiano delle
scuole.
Pur con questi dati numerici e molto evidenti, il Ministro Giannini
dichiara “A settembre tutto andrà bene!”
Anche noi vorremmo sperare e ce lo auguriamo, ma mancano le premesse
per la realizzazione di questa “promessa” rivestita di speranzosa
“certezza”.
E’ doveroso, comunque, osservare gli aspetti positivi della “riforma”:
un patrimonio di opportunità che viene dato alla scuola; la fine
dell’instabilità del personale e della caccia al supplente; l’aumento
dell’organico; la riduzione del numero di alunni per insegnante, classi
meno numerose e un aumento delle ore di apertura delle scuole, secondo
i bisogni del territorio; possibilità di attivare stage di lavoro nel
corso dell’anno scolastico.
Tra i benefici della riforma sono previsti: l’incremento del fondo di
finanziamento alle scuole, l’assegnazione di un contributo aggiuntivo
da settembre tutti gli insegnanti riceveranno 45 euro netti in più,
(500 euro per l’aggiornamento "processo autonomo di formazione": libri
e computer) per tutti i docenti e dovrebbero essere stanziate le somme
per l’incentivazione ai “meritevoli, ” e su quest’argomento si naviga
tra le nebbie dei criteri da definire.
Per chi legge dall’esterno la legge di riforma intravede una grande
opportunità di cambiamento, rilanciando l’istruzione nel nostro Paese.
Con questa riforma, infatti, si riafferma il ruolo della scuola nella
società della conoscenza attraverso il pieno coinvolgimento della
comunità scolastica nella definizione del piano dell'offerta formativa.
Al centro del progetto di riforma ci sono l'autonomia, l'apertura delle
scuole al territorio, l'apprendimento per competenze. Tutto ciò servirà
a innalzare la qualità della didattica, a contrastare le disuguaglianze
socio-culturali e territoriali, a dare risposte efficaci al fenomeno
della dispersione scolastica.
Cogliere il buono delle Leggi è la virtù dei saggi.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it