Manifestazione per
la meritocrazia e la libertà nella memoria di NORMAN.
«Muor giovane colui che gli dèi amano» (Menandro III sec. a.C.). La
conoscenza, l’èthos, la passione civile, la filosofia, la musica, il
giornalismo, in breve: la memoria di Norman Zarcone. Il 13 settembre
prossimo, sabato, sarà il gruppo rock palermitano dei Malatempora a
chiudere la giornata di eventi che caratterizzano la manifestazione in
memoria di Norman Zarcone, nella quarta ricorrenza della sua morte.
Norman infatti, non è scomparso o passato a vita migliore (stucchevoli
eufemismi del liberticida politicamente corretto): egli è morto, pur
rimanendo vivo nella memoria, nel ricordo e nell’esempio etico.
Ma prima ancora saranno diversi artisti a ricordarlo con le loro
musiche d’autore, compreso il padre, Claudio, che salirà sul palco col
suo basso elettrico vintage al seguito di una band di musicisti
riunitisi per l’occasione.
Non mancherà tuttavia la fiaccolata da Lettere fino allo “Spazio
Generazione Norman” (edificio 19 della cittadella universitaria) – che
vedrà la partecipazione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -
il cui leitmotiv sarà: “La conoscenza, l’èthos, la passione civile, la
filosofia, la musica, il giornalismo. In breve, la memoria di Norman
Zarcone”.
Infatti, al di là dell’aspetto artistico della manifestazione, vi è una
fortissima componente simbolica della stessa: Norman muore per fare
ascoltare una voce, la sua, pur attraverso la soluzione più
dolorosa e tragica.
Oggi Norman è, dunque, il simbolo di un’intera generazione di studenti
e precari, che non a caso è stata definita “Generazione Norman” o,
diversamente, “Generazione no future”.
Una generazione mortificata, defraudata dei propri sogni e della
possibilità di guardare al futuro.
«Non esiste una reale volontà politica di porre fine al fenomeno delle
baronie e dei concorsi truccati. Non sta certo a me trovare il
deterrente, ma qualcosa in più la classe politica dovrebbe fare, per
uscire quantomeno dalla complicità consapevole, per restituire
all’università italiana, oggi decaduta a mercatino rionale, il suo
ruolo formativo originario. Ma è notorio, nessun tacchino accetterebbe
mai di allestire un cenone di Capodanno. La politica, purtroppo, fin
qui non ha fatto altro che nascondere maldestramente la polvere sotto
il tappeto, affinché nessuno la vedesse. Ma quella polvere è sempre lì,
basta sollevare un lembo di “quel” tappeto per rimettere in circolo gli
indesiderati granelli di pulviscolo», commenta amaramente Claudio
Zarcone.
Il quale continua: «Nell’urlo accusatorio (ancora purtroppo
inascoltato) di mio figlio contro i “padroni del Sapere”, i mafiosi di
Stato, i nepotisti e i tagliagole legittimati dalle istituzioni, c’è
tutta l’ingiustizia della quale è capace questa italietta ipocrita ‘di
macerie e polvere’, ‘porca’ (per dirla con Vittorio Sereni),
‘buttanissima’ almeno quanto la Sicilia di Pietrangelo Buttafuoco,
peraltro generatrice di un sistema malato, deviato, che non tentenno a
definire di stampo mafioso».
«Mi sento già dannato in questa terra – conclude Claudio Zarcone - al
pensiero che non potrò mai condividere la Bellezza dei miei nipoti con
mio figlio Norman. Che non potrò mai vederli giocare insieme. Mi assale
una voglia di prendere a calci nel culo tutti i manutengoli e i sudditi
di quei tetri buffoni, se penso che Norman senior, mio figlio, non
potrà mai dare lezioni di pianoforte a Norman junior e a Ruben, i suoi
nipoti; che non potranno mai suonare insieme, che non potremo mai più
suonare insieme, che non potremo mai più essere una famiglia».
13 settembre 2014
Programma della manifestazione
- ore 17,30 Santa Messa presso la parrocchia S. Giovanni Bosco,
via Messina Marine, 259 (angolo via Amedeo d’Aosta) - Palermo
- ore 19,00 Fiaccolata dalla Facoltà di Lettere fino allo “Spazio
Generazione Norman” – Cittadella universitaria, ed. 19 - viale delle
Scienze, Palermo, con la partecipazione del Sindaco, Leoluca Orlando
- ore 20,30 Concerto all’aperto presso l’edificio 19 della Cittadella
Universitaria, viale delle Scienze, Palermo (ingresso libero), con la
partecipazione di “HARD SOUND ART”, piattaforma online sulla quale i
protagonisti della cultura underground si incontrano:
Aprirà, Alfredo Daidone,
seguiranno,
Mirko Ciaramitaro
Fulvia Lo Cicero
Marco Canzoneri
Improvvisata Band (Claudio Zarcone col suo basso vintage, Angelo
Scuderi, Leonardo Bartolone, Tommaso Sciortino, Andrea Chentrens)
Chiuderanno,
i Malatempora, gli amici di Norman (Peter Delfino, Andrea Chentrens,
Gabriele Confaloni, Giovanni Liguri), i quali proporranno i brani del
loro nuovo CD, “Spazi vuoti”, insieme ai più importanti del vecchio
repertorio, come Ennezeta, iniziali di Norman Zarcone, dedicata
all’amico mai dimenticato.
Claudio Zarcone
claudiozarcone@libero.it - 335 6669171