E' stato
annunciata nei giorni scorsi una nuova petizione per rendere
accessibili e facilmente utilizzabili i dati del patrimonio culturale
italiano. Si tratta di un'iniziativa di Open Knowledge Foundation
Italia, con il supporto di IWA Italy (Associazione professionale per la
qualità del Web italiano), che intende "promuovere una serie di
modifiche al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio per rendere i
dati dei Beni Culturali Italiani disponibili e riusabili per tutti".
"Beni Culturali Aperti - si legge sul sito - vuole modificare il Codice
dei Beni Culturali e del Paesaggio in Italia, introducendo il principio
di opendata dei Beni Culturali, quindi del rilascio e del riuso aperto
dei dati. Gli emendamenti puntano a dare massima diffusione alla
componente non deperibile dei Beni, ovvero la versione digitale delle
schede descrittive, dei rilievi, delle riproduzioni fotografiche.
Per fare in modo che questo avvenga abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti
ed è per questo che pubblichiamo qui gli emendamenti: per poterli
sostenere e migliorare tutti assieme.
Riteniamo che non ci siano distinzioni di ruoli tra chi studia, chi
amministra e chi ammira il nostro immenso Patrimonio ed è per questo
che gli emendamenti non sono una protesta e nemmeno una pretesa, bensì
un atto d’amore nei confronti della nostra identità."
Hanno dato la loro adesione i ricercatori del laboratorio MAPPA
(Metodologie Avanzate alla Predizione del Potenziale Archeologico)
dell’Università di Pisa e numerosi ricercatori e e professionisti
italiani.
Se un’Istituzione vuole aderire ufficialmente in quanto tale, può
inviare una mail a beniculturaliaperti@gmail.com.
Ulteriori informazioni e sottoscrizioni sul sito: www.beniculturaliaperti.it
Archeomatica.it