Caro Signor
Sindaco
Abbiamo accolto la sua elezione con rinnovato entusiasmo e grande
speranza di rinnovamento e di risveglio per la Città, auspicando
la tanto attesa nuova primavera per Catania.
Abbiamo fiducia nelle sue capacità imprenditoriali e organizzative per
ricercare i fondi necessari per lo sviluppo, specie in questo difficile
momento di crisi economica nazionale e locale.
Adesso è il tempo di ripartire e cominciare a scaldare i motori della
macchina comunale da un bel po’ ferma e bloccata.
L’apertura del nuovo anno scolastico è alle porte e pare che al momento
manchino le delibere necessarie per gli arredi scolastici, buoni libro
e refezione.
Cosa possiamo fare ?
I tempi della scuola non dialogano con i tempi lunghi della burocrazia
amministrativa
Le mamme della scuola di San Giorgio hanno organizzato uno spettacolo
per raccogliere fondi per i banchi e le sedie. Gesto lodevole di
partecipazione e di coinvolgimento.
Ci dobbiamo dar da fare perché ai nostri ragazzi, specie per chi si
prepara al primo giorno di scuola nelle scuole elementari e medie non
resti deluso trovando la classe inadeguata, sporca e poco accogliente.
Sarà un bel segnale di presenza della nuova amministrazione che tutte
le classi prime (elementari e medie) vengano inalbate e
siano accoglienti per i nostri ragazzi , dotate di banchi e sedie
adeguate.
Nel corso di un incontro studio promosso dall’UCIIM presso le
Ciminiere, sul tema “Quale futuro per la scuola catanese?”
è stato presentato dal presidente della sezione di Catania,
un progetto articolato che mette al primo posto l’Istruzione e
quindi una “scuola per tutti e per ciascuno” in risposta alla devianza
minorile e alla dispersione scolastica e analizzando i problemi
emergenti della scuola catanese, sono state avanzate alcune
possibili proposte operative in merito al “buono libri”,
alla refezione scolastica, al tempo scuola, all’intercultura per
l’accoglienza degli alunni stranieri e ai problemi connessi
all’integrazione dei disabili.
Tra le proposte innovative, si elencava una nuova
cultura di rete tra le scuole e la costituzione di una Consulta
Comunale Scolastica che diventi espressione democratica di
partecipazione delle singole istituzioni comunali, statali e non
statali con il compito di redigere un Piano di progettazione
annuale da inserire nel P.O.F. privilegiando servizi
ed interventi integrativi finalizzati allo studio: corsi di
dizione, studio guidato, apprendimenti operativi, progetti
lettura, incontri con gli autori, corsi di inglese e di informatica
anche per il personale della scuole, manifestazione cittadine di
olimpiadi di matematica, gare di grammatica, incontri musicali e
convegni di studio.
Nella prospettiva della modificazione dell’assetto organizzativo delle
scuole con l’abolizione delle provincie è stata proposta una fattiva
cooperazione tra i diversi ordini di scuola, coinvolgendo anche le
scuole paritarie, e attivando progetti comuni.
Il progetto di città metropolitana comincia proprio dalla scuola
che aggrega i servizi nell’ottica dell’efficienza e della conitnuità
Valorizzando l’organizzazione cittadina delle sei
Municipalità anche i servizi scolastici potrebbero averne dei
benefici se in ciascuna delle sei municipalità si costituisse una
squadra di pronto intervento (tre operatori) per le piccole e
urgenti manutenzioni e tale intervento di decentramento potrebbe
coinvolgere anche alcuni servizi aggiuntivi quali lo sportello di
ascolto così da rendere la scuola luogo di relazione
educativa, scuola della motivazione, capace di prevenire i disagi e
recuperare gli svantaggi.
Favorendo iniziative di cooperazione tra
le scuole, inoltre si potrebbero rendere agevoli e
funzionali i molteplici compiti che l’autonomia assegna alle singole
istituzioni.
Il potenziamento delle nuove tecnologie informatiche non può lasciare
indietro la scuola ed ancora si verifica che ci sono dei plessi
scolastici senza il collegamento internet, oggi indispensabile per la
comunicazione.
Caro Sindaco sono tante le cose da fare e le urgenze pressano da
ogni parte, sarà la sua sensibilità di Primo cittadino a dare
operatività e ripresa ai diversi servizi della macchina
comunale.
I piccoli cittadini che il 16 settembre andranno a scuola per la prima
volta saranno ben lieti di salutare il loro “primo sindaco” ed
iniziare a costruire una nuova avventura per la città di Catania.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it