Con la tornata di ieri si è conclusa la parte più grossa delle prove scritte del concorso a cattedra, restano da espletare le prove di scuola dell’infanzia e primaria fissate per il 28 febbraio e 1° marzo rinviate, a suo tempo, per il maltempo. Adesso i candidati si chiedono quanto tempo avranno per affrontare e superare l’orale e soprattutto per preparare la lezione pratica di 30’ da sostenere davanti alla commissione che potrebbe risultare l’asso vincente o la bestia nera dell’intera procedura concorsuale.
Avere ripescato la prova simulata, di per sé non è poi una brutta cosa, tutt’altro; semmai la questione da porre è ben diversa: la prova pratica simulata davanti alla commissione non è la stessa cosa di una lezione svolta in classe dove le dinamiche comunicativo-relazionali e le competenze tecnico-disciplinari si intrecciano sinergicamente.
A tanto va aggiunto il fatto che il candidato davanti ai commissari rischi di entrare in competizione con loro dimenticando che l’obiettivo da raggiungere è quello di presentare una “attività didattica” diretta ad un gruppo virtuale di alunni; per non parlare della stessa commissione che potrebbe perdere di vista lo scarto inevitabile che ci deve essere tra la prova pratica in assetto di esame-colloquio e la stessa trasferita in situazione di docenza alla presenza di alunni reali e conosciuti. Ma torniamo alle fasi concorsuali. Quanto tempo impiegherà la commissione per correggere i mini-elaborati? Intanto bisogna completare le commissioni e poi bisognerà procedere alla correzione che secondo alcuni va da 30 a 60 giorni in ragione del numero dei candidati presentatisi alla prova scritta.
Una cosa è certa: i candidati ammessi alla prova orale, almeno 20 giorni prima, riceveranno comunicazione a mezzo di posta elettronica all'indirizzo comunicato nella domanda di partecipazione al concorso, con l'indicazione delle votazioni riportate e la sede, la data e l'ora di svolgimento della prova orale. (n.b.)
da www.cerips .it