I salari in
tutti i comparti della conoscenza si impoveriscono e si precarizza
ulteriormente il lavoro. Altro che valutazione e merito!
Siamo di fronte al taglio dei salari e alla mortificazione della
dignità dei lavoratori. Come evidenziato dai dati Istat nei
comparti della scuola, dell’università, della ricerca e dell’AFAM i
salari sono praticamente fermi mentre l’inflazione è al 3,4%.
Se si decidesse di aumentare ulteriormente l’Iva sarebbe un ulteriore
colpo al potere d’acquisto dei salari.
Chiediamo al nuovo Governo di garantire i rinnovi contrattuali, gli
scatti d’anzianità per i lavoratori della scuola e dell’AFAM, le
progressioni salariali e di mettere immediatamente mano alla riforma
fiscale.
Bisogna cambiare la legge Brunetta che limita la
contrattazione e non produce alcun miglioramento della qualità nel
funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Se si continuerà con il
blocco dei contratti e della contrattazione la FLC CGIL è pronta a
mettere in campo un’ulteriore fase di mobilitazioni perchè il
risanamento non può essere realizzato continuando a colpire i
lavoratori pubblici. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org