La notoria e monotona politica dei tagli ha ridotto la scuola a quella rappresentata nei film degli anni sessanta come “Il maestro di Vigevano” del 1963 diretto da Elio Petri, tratto dall'omonimo romanzo di Lucio Mastronardi. In questo film ricordo che il Direttore della scuola Prof. Pereghi è solito fare quesiti al maestro Mombelli del tipo: il Maestro è un Miss... è un Miss.. un Miss.. al che Mombelli , interpretato da Alberto Sordi, risponde UN MISSILE!?!? - Ma no è un MISSIONARIO!!! ribatte il Direttore, ed inoltre lo stesso direttore Pereghi iniziava sempre ogni anno scolastico apparendo in cima allo scalone della scuola e declamando enfatico e greve in latino: Quieta non movere et mota quietare!!. Se la scuola fosse veramente essenziale alla società, come lo sono la giustizia e la politica, penso che i vari governi nazionali avrebbero dovuto trattare il mondo dell’istruzione con maggior riguardo. Infatti, gli aumenti economici concessi nel passato, dopo aver costretto quasi sempre i sindacati a mendicarli, non li avrebbero dovuti far pesare con contropartite, misure di severità, strombazzate, a volte imbarazzanti, dei vari ministri di turno. Oggi queste stesse contropartite ( maggior impegno nella progettualità riferita all’autonomia scolastica ) senza i fondi necessari a sostenerle, hanno ingessato la scuola di ogni ordine e grado, rendendo sempre più maledettamente attuale il detto “Quieta non movere et mota quietare.”, ovvero, per quello che ricordo del latino, “ non agitare chi è tranquillo e tranquillizza chi è agitato”.
Aldo Domenico Ficara
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