Per dire ancora una
volta basta alla politica del governo sull'istruzione, per il secondo
anno consecutivo i sindacati di base della scuola, Cobas e Unicobas, attueranno lo sciopero
degli scrutini. Poiché la legge in vigore prevede che anche con
un solo scioperante i consigli di classe di fine anno vanno rimandati
(lo scrutinio si deve svolgere con il numero di docenti cosidetto
"perfetto"), la decisione produrrà non pochi disagi, costringendo i
dirigenti scolastici a riconvocare in fretta le riunioni e a portarle a
termine solo alla terza occasione (l'adesione allo sciopero degli
scrutini è consentita al massimo per due convocazioni
consecutive).
I motivi della contestazione sindacale - che lo scorso anno
determinò lo slittamento di oltre 20mila scrutini finali - sono
spiegati da Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas: "sarà uno
sciopero contro la scuola-miseria, per la cancellazione dei tagli degli
organici, l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti e
disponibili, l'apertura immediata della trattativa per il contratto con
adeguati aumenti salariali, l'inserimento nella Finanziaria delle somme
per la restituzione degli scatti di anzianità scippati, contro lo
strapotere dei presidi-padroni, per la restituzione a tutti del diritto
di assemblea", ha spiegato il rappresentante Cobas. Il sindacalista di
base ha annunciato, inoltre, che lo sciopero punterà a convincere le
istituzioni scolastiche a dire la parole fine alla "pratica illegale
dei quiz Invalsi in orario di lezione, l'eliminazione degli indovinelli
nell'esame di terza media e per impedire l'introduzione dei quiz anche
nell'esame di maturità delle superiori dal prossimo anno, come
minacciato dalla Gelmini". In quasi tutte le regioni italiane lo
sciopero si svolgerà il 14 e 15 giugno: a causa dei differenti
calendari di chiusura dell'anno scolastico, l'astensione dagli scrutini
verrà anticipata però di alcuni giorni nelle Marche ed in Puglia, dove
lo sciopero è stato fissato per il 9 e 10 giugno, ed anche in Veneto
(10 e 11 giugno). Gli ultimi scrutini ad essere in pericolo saranno
quelli della Liguria e della provincia di Bolzano, dove lo sciopero è
stato programmato per il 16 e 17 giugno. Non tutti i docenti potranno
però aderire alla mobilitazione estiva: "a causa delle normative sul
diritto di sciopero - ha spiegato l'Unicobas - sono escluse le classi
impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli
esami conclusivi dei cicli di istruzione, negli esami di qualifica
negli istituti professionali o relativi alle licenze di maestro d'arte
negli istituti d'arte, nonché le attività relative agli esami di
idoneità e le classi impegnate negli esami di licenza media".
(TMNews)
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