Lo hanno
ricordato ai dirigenti scolastici i direttori generali degli uffici
scolastici dell´Emilia Romagna e della Lombardia.
Le ore eccedenti per le attività alternative all´insegnamento della
Religione cattolica vengono retribuite direttamente dal Ministero
dell´economia. Lo hanno ricordato ai dirigenti scolastici i direttori
generali degli uffici scolastici dell´Emilia Romagna e della Lombardia
con due circolari emesse, rispettivamente, il 29 e il 27 settembre
scorso.
Sono stati definitivamente eliminati, dunque, gli ostacoli economici
che impedivano alle scuole di assegnare ore eccedenti ai docenti per
adempiere a questi obblighi che, peraltro, discendono direttamente
dalla legge 121/1985 e dal relativo accordo tra l´Italia e la Santa
Sede del 1984. La disposizione di queste ore non necessita di
alcun autorizzazione e i dirigenti scolastici sono tenuti ad
attribuirle ai docenti interni oppure ai supplenti. In caso contrario,
oltre al danno nei confronti degli alunni interessati, sussiste anche
la lesione del legittimo interesse dei docenti che potrebbero avere
titolo alle relative ore.
E´ illegittima, dunque, la prassi invalsa secondo la quale gli alunni
che scelgono di non fruire dell´insegnamento della Religione cattolica
vengono costretti ad entrare a scuola un´ora dopo oppure ad uscire
un´ora prima.
Invitiamo i docenti a vigilare sulla corretta applicazione della legge
e a segnalare le eventuali inadempienze alle nostre sedi provinciali.
(Da http://www.gildains.it)
redazione@aetnanet.org