Gentile Ministro,
la raggiungo con questa mia nella speranza di riuscire ad
aprire con lei un dialogo ed esprimerle alcune considerazioni
in merito a quanto sta accadendo nella scuola italiana.
Da diverso tempo ormai siamo tutti a conoscenza delle gravi condizioni
in cui versa il nostro sistema scolastico e come si sia
arrivati a questo ancora non è chiaro dal momento che ,
quotidianamente, assistiamo tramite i media ad un indecente spettacolo
che prevede l’incolparsi a vicenda tra voi politici,del governo e
dell’opposizione.
Tuttavia io vorrei parlare del presente e nello specifico di ciò che
succede da quando Lei è a capo del Ministero dell’Istruzione.
Al momento ciò che balza agli occhi di tutti , di ogni singolo
cittadino, sono certamente le cifre : la scuola quest’anno ha 8
miliardi in meno;ad oggi il numero dei precari senza posto di lavoro
,non è quello da Lei dichiarato al momento dell’interrogazione di
Antonio Di Pietro(15 settembre 2010) -ossia circa 12.000-ma
supera la soglia dei 100.000. Gli allievi nelle classi si sono
moltiplicati, in tutta Italia esistono moltissime scuole in cui il
numero degli allievi per aula supera di gran lunga i 27, quindi non si
può certo affermare che si tratti dello 0,2 % come da lei asserito. In
riferimento a casi piu’ specifici come quello dell’insegnamento
dell’Educazione Musicale, invece, devo purtroppo constatare che il Suo
Ministero non ha mantenuto affatto le promesse.
Dovevano aprire i Licei Musicali, non ve ne è traccia e le
Scuole Medie ad indirizzo musicale attivate in questi anni
sono state solo la metà di quelle stabilite, per giunta con
pochissime sezioni. Nel frattempo i Conservatori italiani si sono
ben adoperati a sfornare musicisti abilitati all’insegnamento per le
classi di concorso A31 -A32 -A77 , le prime due relative
all’insegnamento frontale dell’educazione musicale, la terza relativa
all’insegnamento dello strumento.
La maggior parte di questi abilitati fanno oggi parte di quei 200.000
mila precari senza posto di lavoro. Proprio in merito a questo vorrei
capire, insieme a molti miei colleghi, il motivo per il quale i
licei musicali non sono partiti.
Deve sapere Ministro che le medie ad indirizzo musicale così come i
licei sono tappe fondamentali per consentire ad un
ragazzo di accedere al percorso di studi in
Conservatorio,in quanto grazie alla riforma Moratti (L.508/99) proprio
i suddetti Conservatori sono stati elevati a Istituzioni Universitarie
e prevedono un programma didattico di 3 anni per la laurea
di primo livello e 2 per la laurea specialistica. Devo farle notare che
, una volta, per diplomarsi in uno strumento occorrevano in media 10
anni. Come è mai possibile ora che uno studente possa riuscirci in 5
anni ? Non si può e , mi creda, non si tratta di essere piu’ o
meno caparbi e perspicaci nell’apprendimento ma -semplicemente- per
imparare a suonare bene uno strumento occorrono necessariamente piu’ di
5 anni. Fonti accreditabili possono confermarglielo.
Non crede Ministro che sia arrivato il momento di chiarire esattamente
come stanno le cose in merito a questa faccenda ?Come è possibile
che in Italia sia stata aperta si e no una scuola media ad
indirizzo musicale per regione ?Le chiedo,gentilmente, di chiarirci
come e quando verranno aperti ulteriori scuole medie e licei
musicali previsti dal suo
programma .
Quello che inoltre sostengo fermamente è che, nonostante tutto
questo, il suo Ministero non solo non sta ponendo rimedio alla
situazione di emergenza ma piuttosto continua a fomentare il
malessere di studenti, insegnanti e genitori con proposte piuttosto
bislacche di cui le faccio alcuni esempi :
-inserimento del “Berlusconismo ” nei programmi didattici di Storia
-la lettura della Bibbia all’interno delle classi
-il corso “Allenati per la Vita” , promosso da Lei e dal ministro La
Russa , dedicato all’utilizzo delle armi.
Lei ha recentemente dichiarato in una trasmissione televisiva che si è
dovuto tagliare poichè il 98% delle risorse era dedicato agli stipendi
degli insegnanti. Personalmente non ci vedo nulla di strano
,anzi, è cosa giustissima mentre è cosa sbagliata affamare migliaia di
precari per sovvenzionare corsi come “Allenati per la Vita”.
Signora Gelmini , invece di mettere le armi in mano ai ragazzi ( che
sono già ampiamente suggestionati da un mondo
ormai sufficientemente violento ) non crede sia meglio
incentivarli allo studio di uno strumento musicale e iniziare a
colmare il gap tra medie, liceo e Conservatorio per esempio ?
Vuole gentilmente spiegarci per quale motivo , in un momento in cui c’è
assoluto bisogno di integrazione e comprensione, si vuole leggere la
Bibbia nelle scuole ?
Quanto tempo ci vorrà prima che alla scuola vengano restituiti gli 8
miliardi che ha perso quest’anno ?
Secondo lei quali sono le modalità didattiche da seguire per gestire
delle classi da 30 alunni ?
Quando incontrerà i precari ? Vorremmo una data precisa , ormai la
scuola è inziata,non crede sia il caso di cominciare a pensare a come
muoversi per l’anno prossimo ?
Su cosa pensa di investire dal punto di vista delle attività extra
scolastiche integrative ?
Ho sempre affermato e creduto,Ministro, che per risollevare le sorti
della scuola e di tutto il nostro Paese non si possa tagliare
deliberatamente sulla cultura come sta accadendo. I nostri ragazzi,
studenti, saranno gli adulti che un giorno saranno chiamati a gestire
l’Italia in tutta la sua bellezza e in tutta la sua complessità. Non si
può continuare ad educarli alle armi e allevarli a pane ed ignoranza.
La scuola ha bisogno di grandi risorse e non è sicuramente diminuendo
il personale docente che si creerà la possibilità di nuovi investimenti
culturali .Per quelli, è necessaria una grande volontà di produrre
cultura pubblica da parte del governo , a dimostrazione dell’estrema
fiducia riservata in un futuro migliore per i giovani. Non mi pare che
ciò si stia verificando. I soldi destinati agli stipendi dei
docenti non devono subire dei tagli ma piuttosto devono essere
incrementati in maniera adeguata, in modo
da garantire un’alta qualità dell’istruzione dei nostri giovani
. E’ nella scuola che deve nascere la curiosità dei ragazzi di
esplorare nuove culture, nuove forme di comunicazione verbali e non
verbali. E’ nella scuola che bisogna coltivare le risorse umane , i
talenti artistici e musicali degli studenti. Ad oggi manca fortemente
una continuità didattica ed è necessario recuperare al piu’
presto l’insegnamento modulare,soprattutto nella scuola primaria, per
garantire una equa distribuzione del sapere e lasciare libero ogni
insegnante di potersi dedicare alla propria materia con passione e
devozione nei confronti degli allievi.
Tutto ciò al momento è molto difficile, c’è troppa confusione , poca
chiarezza di informazioni, troppe graduatorie bloccate.
Per questo spero vivamente che riuscirà a trovare una risposta
per ogni domanda posta in questa lettera, ma le specifico che tutti noi
vorremmo delle risposte concrete, perchè i precari della scuola
non possono aspettare altri 7anni. E nel frattempo speriamo che non si
rompa mai uno specchio.
Saluti.