Per ottenere
il "riconoscimento delle retribuzioni loro spettanti".
I professori a contratto delle università italiane verso la class
action. Ad organizzarli il Codacons, che annuncia oggi l'iniziativa
volta a "ottenere per questa categoria professionale il riconoscimento
delle retribuzioni loro spettanti".
Secondo i dati dei consumatori,
infatti, il 55% dei docenti italiani è costituito da professori a
contratto. Una categoria nata nel 1998 per volere dell'allora
ministro dell'Università, Luigi Berlinguer, e che, pur con compiti e
mole lavorativa del tutto identica ai docenti interni, riceve un trattamento economico, dice ancora
il Codacons, "da fame, che si aggira sui 4 euro l'ora, la metà di una
colf". Insegnanti, peraltro, denunciano ancora i consumatori,
"del tutto privi di copertura previdenziale e assistenziale" e che
dunque determina "una disparità inaccettabile", contro la quale
intentare una class action chiamando in causa le singole università e
il ministero della Pubblica Istruzione.
"L'azione - commenta il presidente Codacons, Carlo Rienzi - è
finalizzata a ottenere il ripristino della legalità con conseguente
riconoscimento in favore dei professori a contratto sia del rapporto di
impiego a tempo indeterminato sia della giusta retribuzione relativa,
del trattamento previdenziale e assistenziale, oltre al pagamento delle
differenze retributive già maturate negli ultimi 5 anni".
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