In
un’enorme aula magna affollata, il Prof. Riccardo Occhipinti - presidente
regionale dell’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici e Alte
Professionalità della scuola - dopo il ringraziamento rivolto al Dirigente del
“Cannizzaro” - Prof. Salvatore Indelicato - per l’organizzazione ed il saluto
del D.S.G.A. Roberto Sicari, del direttivo nazionale dell’ANQUAP, nella
prolusione al seminario, ha detto: “La formazione del personale dev’essere
realizzata facendo interagire le varie figure professionali che operano nella
scuola, in modo che ciascuno sia consapevole del suo ruolo e della funzione
all’interno di un sistema che ha obiettivi comuni. Questo determina un senso di
“appartenenza” necessario per il raggiungimento di alte mete.”
Il Prof. Pietro Perziani, Presidente Nazionale della Federazione Nazionale
Scuole Autonome, ha illustrato sinteticamente, dal punto di vista istituzionale
e da quello del dirigente scolastico, le leggi che sono destinate a determinare
cambiamenti epocali nella scuola e nella società italiana.
Il Presidente Nazionale dell’ANQUAP, Giorgio Germani, in maniera chiara, lucida
e puntuale, ha esaminato i cambiamenti in un quadro di riferimento
amministrativo-contabile.
La Prof.ssa Nunzia Grillo ha parlato del divenire della professione docente
nella scuola dell’Autonomia ed ha auspicato la realizzazione di una carriera per
i docenti, che offra loro maggiori soddisfazioni e congrui miglioramenti
economici.
Il Prof. Francesco Ficicchia – presidente regionale dell’ANVI (Associazione
Nazionale Vicari) ha esaminato la situazione delle figure di sistema e dei
collaboratori vicari del Dirigente Scolastico ed ha proposto dei correttivi alla
situazione attuale.
La Prof.ssa Marcella La Monica ha parlato del precariato dei docenti e delle
scuole di specializzazione universitarie, perorando la causa di una formazione
iniziale più adeguata e rispondente ai bisogni della società.
Tutti hanno sostenuto che i cambiamenti - per il personale della scuola – hanno
determinato aumento dei carichi di lavoro, incremento di responsabilità e
competenze, acquisizione talvolta forzosa e poco assistita di conoscenze nuove e
diverse; tutto ciò deve determinare cambiamenti della situazione in cui operano
le scuole: l’autonomia non deve essere una parola che si sta svuotando di
significato, ma deve essere veramente sostenuta perché possa dispiegare tutta la
forza del suo valore innovativo.