I tagli che hanno
colpito la ricerca non hanno interessato quella aerospaziale. Parola
del presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Enrico Saggese. A
margine dell'incontro del ministro dell'Istruzione, Maria Stella
Gelmini, con tre astronauti dello shuttle Endeavour, Saggese ha
spiegato che l'Asi continua ad avere a disposizione "600 milioni di
euro all'anno, meta' dei quali finanzia la ricerca nazionale
multilaterale. Con i restanti 300 milioni, invece, partecipiamo all'Esa
(Agenzia spaziale europea). La ricerca aerospaziale non ha subito
alcuna ripercussione - ha ribadito il presidente dell'Asi - e di questo
voglio ringraziare il Governo". A questo proposito, il ministro, che
dal 2008 e fino al 2012 presiedera' l'Esa, ha tenuto a precisare che si
stanno individuando le priorita' per la distribuzione e l'impiego dei
fondi europei. L'obiettivo e' implementare la presenza italiana in
questo settore dove l'eccellenza nazionale si e' gia' distinta,
"nonostante una fortissima concorrenza straniera.
Voglio ricordare - ha aggiunto Gelmini - che molte parti della Stazione
spaziale internazionale sono di progettazione e realizzazione italiana.
Quello aerospaziale e' dunque uno dei settori nei quali piu' si vedono
i benefici dello stretto rapporto tra ricerca e impresa, con la prima
che fa da volano alla seconda". (AGI)
redazione@aetnanet.org