Il
sottosegretario all’Economia Casero vuole diminuire il numero dei
docenti e aumentare quello degli studenti per classe. Gli
rispondono la responsabile Scuola Pd Francesca Puglisi e la deputata
Manuela Ghizzoni, capogruppo PD in VII Commissione
di Francesca Puglisi e Manuela Ghizzoni
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La scuola non si migliora riducendo il numero dei docenti e aumentando
quello degli studenti per classe, così come propone il sottosegretario
all’Economia Casero, il quale, per giustificare il fatto di non aver
raggiunto la parità
di bilancio, torna a raccontarci la
stessa storiella di due anni fa del numero troppo alto di insegnanti.
Non ci avevamo creduto allora, e non ci crediamo adesso.
Cominci, Casero, a spiegare come stanno davvero le cose.
In Italia il rapporto è più alto anche
per il numero di docenti di sostegno, indispensabili a seguire quei
bambini e ragazzi diversamente abili, che forse il sottosegretario
Casero considera di serie B, visto che non fa cenno a
questo fondamentale aspetto e finge di
non sapere che in altri paesi europei il personale che segue tali
alunni non è conteggiato nel numero degli insegnanti.
Aggiungiamo che nel resto d’Europa non
esistono neanche gli insegnanti di religione cattolica, che in Italia
sono inclusi nel conto quando si vuol parlare di un numero troppo alto
di docenti.
A settembre, quando le famiglie si troveranno senza tempo pieno o con
classi sovraffollate, Casero potrà raccontare loro di nuovo la
favoletta del numero troppo alto di insegnanti. Ma chi gli crederà?