Un disegno di legge che individua una soluzione per i 426
dirigenti scolastici siciliani, vincitori di concorso e gia' in
servizio, finiti dopo il ricorso di due esclusi nel ''vortice'' della
giustizia amministrativa tra il Cga e il Tar. A presentarlo i senatori del Pdl Simona
Vicari, Giuseppe Firrarello e Antonio D'Ali'.
I ''presidi'', per un terzo assegnati in scuole siciliane, solo 20
fuori regione, rischiano di perdere la sede e di tornare in cattedra.
''Questo e' il frutto di un contenzioso - rileva Simona Vicari - che ha
determinato una inammissibile disparita' di trattamento tra i
partecipanti al concorso per dirigente scolastico in Sicilia rispetto
ai colleghi di altre regioni, a cui occorre porre fine per ripristinare
la par condicio e per evitare di danneggiare ulteriormente il sistema
scolastico siciliano e la stessa amministrazione." (ASCA)
PRESIDI SICILIANI A RISCHIO DOPO RICORSI, UN DDL DA SENATORI
PDL
Un disegno di legge che individua una soluzione per i 426 dirigenti
scolastici siciliani, vincitori di concorso e gia' in servizio, finiti
dopo il ricorso di due esclusi nel ''vortice'' della giustizia
amministrativa tra il Cga e il Tar. A presentarlo i senatori del Pdl
Simona Vicari, Giuseppe Firrarello e Antonio D'Ali'.
I ''presidi'', per un terzo assegnati in scuole siciliane, solo 20
fuori regione, rischiano di perdere la sede e di tornare in cattedra.
''Questo e' il frutto di un contenzioso - rileva Simona Vicari - che ha
determinato una inammissibile disparita' di trattamento tra i
partecipanti al concorso per dirigente scolastico in Sicilia rispetto
ai colleghi di altre regioni, a cui occorre porre fine per ripristinare
la par condicio e per evitare di danneggiare ulteriormente il sistema
scolastico siciliano e la stessa amministrazione.
Amministrazione, che si trovera' di fronte alle legittime richieste
risarcitorie di chi verra' privato di posizioni giuridiche acquisite''.
Il disegno di legge, in ossequio a quanto richiesto dalle sentenze del
Consiglio di Giustizia Amministrativa, che impone di rinnovare le
procedure concorsuali, autorizza il Ministero dell'Istruzione ad
emanare un decreto che stabilisca le modalita' di espletamento del
concorso secondo criteri di selezione fissati nello stesso
provvedimento.
''Questo testo consente - spiega Vicari - di accelerare il rinnovo
della procedura concorsuale e di garantire la continuita'
dell'esercizio della funzione dirigenziale''.
I criteri concorsuali, enunciati nel ddl, prevedono: per i dirigenti
scolastici gia' in servizio un colloquio sull'esperienza maturata; per
i candidati che hanno frequentato il corso di formazione ed hanno
superato le prove, un colloquio su un progetto elaborato su un
argomento da loro scelto tra quelli che sono stati svolti nel medesimo
corso di formazione. E, infine, per i candidati che hanno partecipato
alle prove scritte con relativa consegna dell'elaborato e' prevista la
prova orale come previsto dal bando originario.
La graduatoria sara' quindi riformulata con l'inserimento dei candidati
che superano le prove dopo i dirigenti gia' in servizio (che
manterranno il diritto alla sede) e dopo i candidati idonei gia'
inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. La graduatoria avra' durata
biennale, salvo proroga. res-map/sam/rob