Incidente in settimana bianca,
risarcisce la scuola
Per un incidente sulle piste da sci, durante la settimana bianca
insieme alla scuola, una caduta rovinosa - in cui nessun altro è
rimasto coinvolto - che ha paralizzato uno studente di 17 anni, un
liceo del ponente genovese rischia di dover risarcire circa sette
milioni di euro. La scuola è stata citata assieme ad altri soggetti,
tra cui, sembra, anche i gestori dell’impianto. Lo studente, dopo
un’esperienza devastante di lunghi ricoveri in un istituto di
riabilitazione, dopo aver preso dolorosamente coscienza della propria
pesantissima invalidità, continua a frequentare quel liceo in cui gli
insegnanti e i compagni, sono rimasti per lui una forza, un riferimento
di vita ineludibile.
RETE STUDENTI, AL VIA MANIFESTAZIONI
CONTRO RIORDINO SUPERIORI
(ASCA) - Roma, 19 feb - ''Se il carnevale e' il periodo in cui ruoli e
valori si invertono e la realta' viene mistificata, allo possiamo dirci
che questo periodo non e' affatto finito, o almeno, non per la scuola
italiana''. E' questo il senso della mobilitazione della Rete degli
studenti medi che inizia in questi giorni e che ha l'obiettivo di
''smascherare il governo sulla favola del riordino della scuola
secondaria superiore''.
''Non c'e' nessuna riforma, questo e' il primo punto: quello che
abbiamo e' solo la legalizzazione dei tagli decisi nel 2008 dal
ministro Tremonti - sottolinea Sofia Sabatino, del coordinamento
nazionale della Rete -. Gli studenti della nostra associazione sono
impegnati in una campagna di controinformazione sul riordino della
secondaria. Il riordino portera' le scuole nel caos e mette ancora una
volta sotto attacco il nostro diritto a una formazione di qualita'.
Quello che chiediamo e' una riforma vera, vogliamo una scuola
all'altezza delle nostre aspettative, una scuola sicura, una scuola che
ci garantisca un domani''.
Le iniziative per lo ''smascheramento'' sono iniziate questa mattina
con un corteo a Torino a cui anno partecipato alcune migliaia di
studenti. Domani iniziative a Bologna, Treviso, Venezia, Verona,
Vicenza, Belluno, Padova, Vicenza, Palermo, Grosseto, Potenza, Perugia
e Bolzano.
GIAMBRONE (IDV), GOVERNO DEVE TUTELARE
GLI ALUNNI DISABILI
(ASCA) - Roma, 19 feb - ''Per fortuna numerose sentenze di tribunali
amministrativi regionali e del Consiglio di Stato hanno recentemente
riconosciuto il diritto degli alunni disabili ad avere un numero di ore
e di insegnanti di sostegno adeguati, annullando i tagli decisi in
alcune scuole. Che intende fare il governo perche' agli alunni disabili
venga garantito in tutte le scuole, attraverso un'assistenza a tempo
pieno, il diritto all'istruzione e all'integrazione?''. Lo domanda il
senatore Fabio Giambrone, capogruppo dell'Italia dei Valori in
commissione Cultura, che sull'argomento ha presentato, insieme al
presidente Felice Belisario, un'interrogazione al Ministro
dell'Istruzione.
''E' grave ed e' inaccettabile - aggiunge Giambrone - che alcuni
dirigenti scolastici abbiano tagliato indiscriminatamente le ore di
sostegno agli alunni con handicap solo per far quadrare i bilanci. Non
e' possibile che per questioni contabili a pagare siano sempre e
soltanto i piu' deboli''.
Unità: Scuola, Penati in Lombardia
soldi pubblici per i ricchi
Laura Matteucci
«Non si tratta affatto di libertà di scelta tra pubblico e privato. Ma
di fare un’operazione che sostiene chi è già ricco, restituendo un
pezzo della fiscalità generale proprio a chi ne ha meno bisogno».
Filippo Penati, candidato per il centrosinistra in Lombardia, parla
dell’annoso tema dei finanziamenti regionali alle scuole paritarie, in
Lombardia particolarmente appoggiate (e quindi diffuse) dalla giunta
Formigoni. Per le «private» la Regione stanzia 50 milioni l’anno, con
un contributo alle famiglie di 1.050 euro: in pratica il 60% delle
famiglie con figli alle scuole paritarie riceve il contributo
regionale, pur avendo redditi compresi tra i 47mila e i 198mila euro
annui (peraltro per fare domanda basta l’autocertificazione). «Per loro
si tratta di una mancia - dice Penati - mentre nelle scuole pubbliche
manca pure la carta igienica».
NIENTE A CHI HA BISOGNO A fronte di rette che viaggiano sugli
8-9-10mila euro annui, in effetti il contributo di mille non sembra
dirimente (semmai, questione di leggi economiche, fa lievitare il
prezzo e rende queste scuole ancor più irraggiungibili alla gente
comune), ma si inserisce a pieno titolo nel canale dei favori al
privato e della demagogia politica. Ma c’è anche di peggio: nella
stragrande maggioranza dei casi, le scuole paritarie non accettano
studenti disabili (nelle private solo l’1% dei ragazzi è disabile), e
anche gli stranieri sono quasi inesistenti. Scuole per wasp
all’italiana, insomma (l’americano white anglosaxon protestant). «È
evidente - riprende il candidato alla Regione - che chi riceve soldi
pubblici deve concorrere alla realizzazione del bene comune, non può in
alcun modo mettere in atto operazioni discriminatorie com’è questa».
Contando anche che nel pubblico sono stati tagliati i fondi per gli
insegnanti di sostegno ai disabili, «vorrei capire che ne è del diritto
allo studio per questi ragazzi», aggiunge Penati. Un fatto è certo: in
Lombardia almeno, i soldi non mancano. Con 50 milioni l’anno si
potrebbero sostenere di più le famiglie che hanno davvero bisogno: «Ma
bisogna mettere al centro le condizioni della famiglia, non la scelta
tutta ideologica tra pubblico e privato. Se sarò presidente - dice
sempre Penati - la Regione non darà quattrini a chi rifiuta di
accogliere ragazzi disabili». In tutto questo, e nonostante la crisi,
quest’anno i Comuni lombardi avranno 44 milioni di euro in meno per le
politiche sociali. Per il 2010 la Regione ha deciso di trattenere e non
erogare ai Comuni il 47% del Fondo nazionale per le politiche sociali,
che ammonta a 73 milioni di euro. «La scelta di Formigoni - afferma
Penati - è quella di centralizzare ancora più le risorse destinate alla
gestione delle politiche sociali». «I Comuni- continua Penati- si
troveranno ad avere 44 milioni di euro in meno rispetto al 2009 per i
buoni sociali, le politiche giovanili, il contrasto alla droga, il
trasporto sociale, i servizi di accoglienza diurni e notturni, il
sostegno per il pagamento dell’affitto e delle utenze e per
l’integrazione dei cittadini stranieri. In compenso con le risorse
sottratte ai Comuni la Regione finanzia il buono famiglia, per il 2009
e il 2010».
Finanziamenti alle scuole private? La
Cgil-scuola dice no
Il presidente del Consiglio, al termine dell'incontro di ieri a Roma
con il cardinal Bagnasco per le celebrazioni dei Patti lateranensi, ha
dichiarato una rinnovata attenzione alle scuole paritarie, lasciando
intendere la sua disponibilità ad interventi finanziari, vista anche la
ristrettezza di fondi erogati negli ultimi tempi a questo settore dove
le scuole cattoliche sono in maggioranza.
Alla ventilata ipotesi di erogazione di risorse verso le scuole private
ha immediatamente risposto con una dura presa di posizione il
segretario nazionale della Cgil-scuola, Mimmo Pantaleo.
Secondo Pantaleo, la disponibilità del presidente del Consiglio
Berlusconi ad aumentare le risorse per scuole private cattoliche "è in
netto contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione".
"Mentre migliaia di precari sono stati licenziati, non ci sono i soldi
nemmeno per comprare la carta igienica - ha aggiunto Pantaleo - e
moltissime scuole cadono a pezzi, si vuole privilegiare l'istruzione
per pochi e non un apprendimento di qualità per tutti. Si ritorna al
passato, alla selezione di classe e all'esclusione dall'istruzione dei
soggetti sociali più deboli". (Tuttoscuola)