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CENTISTI ALLA MATURITA', FREGATI I CERVELLONI
Secondo voi nella scuola italiana chi ha più fortuna? Quelli che non studiano e non fanno niente. Se la passano bene, vanno avanti comunque e magari, con un pizzico di sedere, nella folle società odierna, hanno pure miglior sorte.
E invece chi si ammazza di studio, quei pochi, rari esemplari che nel valore della cultura ci credono ancora, che fine fanno? Bruttina, a quanto pare dall’ultima notizia proveniente dal Ministero, che ha sbandierato ai quattro venti la valorizzazione delle eccellenze come punto cardine della sua politica scolastica.
Ebbene, cari miei, i centisti con lode, quelli che sarebbero stati premiati per meriti sul campo, che fine hanno fatto? Misera, miseranda. Perché il loro bonus, quel premio in vil denaro loro promesso, non sarà di 1000 euro, no, quella fortuna è toccata ai centisti dell’anno precedente. Sarà di soli 650 euro, che per giunta, verranno anche tassati perché erogati sotto forma di reddito da lavoro dipendente. In sostanza vengono considerate 'retribuzioni' ottenute in base i risultati raggiunti e quindi sono equiparabili "alla tipologia dei rapporti di lavoro a tempo determinato". Per questo le somme erogate dalle scuole vanno assoggettate a "ritenuta a titolo d'acconto". Come dire: si predica bene e si razzola male. Un alunno bravo si ritrova preso in giro in quel minimo riconoscimento monetario, che gli avrebbe consentito qualche piccolo piacerino. Meno male comunque, e qui qualcosa non quadra, gli alunni più bravi si concentrano tutti al sud: sono 2049 su 3963…bah, intelligenze più vivaci o maggiore lassismo nella valutazione?
Boh. Resta la presa per i fondelli, la solita propaganda politica poco suffragata da un adeguato stanziamento di pecunia. Altro che eccellenze. Mi sa che questi pochi giovani eletti faranno meglio a nutrirsi dei più spirituali piaceri dello studio, ora e in futuro. In Italia la cultura non paga. Poveri cervelloni…
SILVANA LA PORTA
E invece chi si ammazza di studio, quei pochi, rari esemplari che nel valore della cultura ci credono ancora, che fine fanno? Bruttina, a quanto pare dall’ultima notizia proveniente dal Ministero, che ha sbandierato ai quattro venti la valorizzazione delle eccellenze come punto cardine della sua politica scolastica.
Ebbene, cari miei, i centisti con lode, quelli che sarebbero stati premiati per meriti sul campo, che fine hanno fatto? Misera, miseranda. Perché il loro bonus, quel premio in vil denaro loro promesso, non sarà di 1000 euro, no, quella fortuna è toccata ai centisti dell’anno precedente. Sarà di soli 650 euro, che per giunta, verranno anche tassati perché erogati sotto forma di reddito da lavoro dipendente. In sostanza vengono considerate 'retribuzioni' ottenute in base i risultati raggiunti e quindi sono equiparabili "alla tipologia dei rapporti di lavoro a tempo determinato". Per questo le somme erogate dalle scuole vanno assoggettate a "ritenuta a titolo d'acconto". Come dire: si predica bene e si razzola male. Un alunno bravo si ritrova preso in giro in quel minimo riconoscimento monetario, che gli avrebbe consentito qualche piccolo piacerino. Meno male comunque, e qui qualcosa non quadra, gli alunni più bravi si concentrano tutti al sud: sono 2049 su 3963…bah, intelligenze più vivaci o maggiore lassismo nella valutazione?
Boh. Resta la presa per i fondelli, la solita propaganda politica poco suffragata da un adeguato stanziamento di pecunia. Altro che eccellenze. Mi sa che questi pochi giovani eletti faranno meglio a nutrirsi dei più spirituali piaceri dello studio, ora e in futuro. In Italia la cultura non paga. Poveri cervelloni…
SILVANA LA PORTA
