nella parte sud dell'antico Convento dei Cappuccini di Acireale ed esattamente nell'area
oggi occupata da un pubblico posteggio di autovetture. Il campo sperimentatale era ubicato
dietro
Amedeo.
Acireale", sorta il 23 dicembre 1866 con RD. n. 3452 "Legalmente costituito e riconosciuto
come stabilimento di pubblica utilità e quindi come Ente morale". L'Istituto Sperimentale per
l'Agrumicoltura, attualmente ha sede nella parte alta del corso Savoia ed è stato diretto sin dal 1948 dal professore Gaetano Ruggieri. Gaetano Ruggieri, nato a Scordia il 15 marzo
1904, da giovane frequentò l'Istituto Tecnico Agrario "Eredia" di Catania e conseguì il diploma
di perito agrario nell'Istituto di Portici. A quei tempi, l'Istituto era frequentato da figli di grossi
proprietari terrieri e latifondisti. Si iscrisse nella Facoltà di Scienze Agrarie della Regia
Università di Portici e si laureò nella stessa Università con il massimo dei voti e la lode.
Contemporaneamente vinse una borsa di studio che gli consentì di frequentare l'Istituto di
Arboricoltura della stessa università. La sua intensa attività di ricercatore inizia nel 1929 presso l'Osservatorio dello studio del "Mal Secco" di Santa Teresa Riva. Ruggieri, ne studiò le cause e le trattò ampiamente in una monografia che gli valse l'appellativo di "debellatore del mal secco". La direzione della Stazione Sperimentale di Acireale nel 1948 venne affidata al Professore Gaetano Ruggieri, al quale tanto si deve per la sua opera organizzativa. Infatti, mentre prima
Certo si è che durante la sua ventennale direzione nei giovani diplomati e laureati seppe infondere l'amore per la ricerca. Il professore Gaetano Ruggieri, era contento di lavorare ad Acireale, che amava più di un acese. Ripeteva spesso che Acireale è una bella città e fra le città di Sicilia più ricca di Istituti Scolastici e Collegi Religiosi. Bell'esemplare di uomo, cordiale, simpatico, molto umile e accogliente. Lo ricordo perfettamente, aveva un viso ovale, una fronte spaziosa, occhi castani penetranti. Baffi folti, portava occhiali rotondi e una fitta capigliatura. Vestiva elegantemente con camicia bianca e cravatta intonata al colore del vestito. Amante della letteratura, e aveva una cultura classica umanistica non indifferente. A chiunque avesse avuto l'ardire di affermare che il latino e il greco sono lingue morte, ribatte¬va che si sbagliava di grosso dicendo: " ... gli studi classici costituiscono un patrimonio inalterabile e sono la base di tutte le conoscenze sia letterarie che scientifiche". La stessa idea la inculcava ai figli spronandoli a studiare le materie classiche perché non se ne sarebbero pentiti nel corso della vita. Nella sede dell'Istituto Sperimentale di Agrumicoltura al corso Savoia, l'immagine del professore Gaetano Ruggieri si staglia con nettezza di contorni nella galleria di ritratti dei direttori succedutisi nel tempo.
Da “Acireale, Corso Savoia e dintorni” di Salvatore Trovato – ed. 2008