La
Mostra mira a far conoscere la vicenda umana di un gruppo di studenti
dell’Università di Berlino
condannati a morte dal regime nazista.
La mostra sarà
esposta dal 30 marzo al 5 aprile pv, presso il Loggiato di San Bartolomeo,
corso Vittorio Emanuele - Palermo.
L’esposizione,
curata dal Centro Culturale “Il Sentiero” è un’iniziativa direttamente
promossa dall’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica
Istruzione - Sicilia, e sostenuta dalla
Provincia Regionale di Palermo.
Gli
orari di apertura sono dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16,30 alle 19.30.
Le
scuole potranno prenotare le visite guidate telefonando al seguente numero:
3495670053.
La
Rosa Bianca. Volti di un’amicizia
A cura di Karin Amann,
Thomas Ernst, Stefan Glienke, Bärbel Köhler, Gabriele Kühn, Rita Maier, Tanja
Piesch, Franz Reimer, Michael Ritter, Annette Schöningh,
Rita Sumser, Walter
Zipp.
Nell’estate
del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della facoltà di medicina di
Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati “Rosa bianca” che
incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo
tedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro il
coraggio e il giudizio?
La
“Rosa Bianca” non è innanzitutto un gruppo di resistenza, quanto piuttosto
un gruppo di persone unite da una profonda amicizia: Alexander Schmorell, Sophie
Scholl, Hans Scholl, Willi Graf, Kurt Huber, Christoph Probst, Traute Lafrenz e
altri. “Del gruppetto che ho radunato qui avrai già sentito parlare. Ti
rallegreresti di questi volti se li potessi vedere. L’energia che vi
investiamo rifluisce intatta nel nostro cuore” scrive Hans Scholl.
La
mostra cerca di approfondire le figure dei sei protagonisti più rilevanti e la
loro amicizia. Ne presenta i percorsi di vita dando la parola a loro -
attraverso citazioni da lettere e diari - ma
anche ai loro amici e ai testimoni viventi. Ne emergono ritratti di persone cui
il senso religioso permise di vivere la realtà intensamente, di fare incontri
incisivi e di crescere nella certezza e nella speranza. Il racconto della loro
esperienza emerge dalle comuni letture, dalla reciproca amicizia, dalla passione
per la bellezza - in particolare nell’ambito della natura e della musica
- e per la verità, fino al coraggio di una decisione.
La
mostra illustra poi il contesto
storico in cui questi studenti si trovano ad agire: la vita dei giovani nella
Germania nazionalsocialista, l’università di Monaco, la guerra in Russia, un
periodo di tirocinio come medici svolto insieme sul fronte orientale. Infine, le
lettere d’addio, che concludono la mostra e rendono evidente la possibilità
di vivere in libertà anche una condizione di estrema oppressione. Così scrive
uno degli studenti alla madre, poco prima di essere giustiziato: “Ti ringrazio
di avermi dato la vita. Se la guardo per quella che è, è stata un’unica
strada verso Dio.”
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