29 novembre 2005. Quasi al termine del quadriennio di
riferimento, dopo un lungo e tortuoso processo di sollecitazione politica ed infine
di confronto negoziale, si sono chiusi questa sera i due contratti dell'Area V:
quello normativo per il quadriennio 2002-2005 (comprensivo anche del primo
biennio economico 2002-2003) e quello solo economico del secondo biennio
(2004-2005). Il testo dell'intesa è stato sottoscritto da tutte le
organizzazioni sindacali presenti al tavolo. Si è così acquisito il risultato del recupero dell'inflazione e del
mantenimento dell'aggancio agli altri contratti dirigenziali per la
retribuzione fondamentale. Il grave momento di crisi economica del Paese ed il mancato adempimento
dell'impegno preso da questo (come dal precedente) Governo hanno fatto sì che
l'obiettivo della completa perequazione debba essere rimandato.
Di questo le parti si sono date atto in fase di conclusione dell'odierna
trattativa; le OO.SS. hanno lasciato a verbale una dichiarazione con la quale
“chiedono di costituire, entro tre mesi dalla firma del presente CCNL, una
commissione tecnica di studio tra ARAN, MIUR ed OO.SS. firmatarie, con l'obiettivo
di individuare, non oltre il termine ordinario per la stipula del prossimo CCNL
(primo biennio economico 2006-2007), le soluzioni per garantire,
contestualmente alla firma del primo biennio economico, la piena perequazione
retributiva con i dirigenti dell'Area I, sia per quanto riguarda la
retribuzione tabellare che quella di posizione e di risultato.” Si segnalano le novità positive della parte normativa del contratto appena
siglato:
- istituzione del comitato di garanzia, con la funzione di esprimere un parere obbligatorio per i provvedimenti conseguenti alla valutazione negativa, quali il recesso dell'Amministrazione e la modifica o il declassamento dell'incarico;
- la quota di compenso spettante per gli incarichi aggiuntivi sarà corrisposta direttamente all'interessato;
- viene confermata la precedente misura dei compensi per le reggenze (ex art. 69 CCNL scuola), con la previsione di un incremento, legato ai risparmi derivanti dalla mancata corresponsione della retribuzione di posizione e risultato sulla sede attribuita in reggenza;
- assegno ad personam (corrispondente alla differenza fra la retribuzione percepita come presidi incaricati e quella in godimento come dirigente) ai neo-vincitori di concorso ;
- la retribuzione di posizione e di risultato segue, a tutti gli effetti contrattuali (ivi incluso il trattamento di quiescenza e di buonuscita), il regime del trattamento fondamentale;
- la valutazione parte dalla proposta degli obiettivi che il valutando formulerà all'Amministrazione, sulla base del POF della scuola di riferimento;
- il trattamento di trasferta e di trasferimento è del tutto identico a quello previsto per gli altri dirigenti pubblici;
- per i dirigenti all'estero, sono state contrattualizzate le
norme su malattie, ferie e permessi e sono state meglio precisate quelle su
diritti e doveri.
L'Anp esprime un giudizio di parziale soddisfazione, offuscato solo dal rinvio nel conseguimento dell'obiettivo della completa perequazione.