40.000 assunzioni docenti/ATA
24 giugno 2005 - Dichiarazione di Francesco Scrima - Segretario Generale CISL Scuola - sull'odierna approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto-legge con il quale si autorizzano 40mila "assunzioni in ruolo" (35mila docenti e 5mila ATA)
Il messaggio mediatico enfaticamente annunciato nei mesi scorsi delle 200.000 assunzioni in ruolo nella scuola è rimasto solo uno spot pubblicitario.
Le assunzioni deliberate oggi con decreto-legge dal Consiglio dei Ministri sono, sì, il risultato delle pressanti iniziative di mobilitazione e sciopero condotte fin dallo scorso anno dalla CISL Scuola unitariamente con i sindacati scuola confederali, ma restano un provvedimento parziale e limitato che non risolve la piaga del precariato docente ed ATA nella scuola italiana.
Non si realizza infatti quel piano triennale che strutturalmente doveva consentire la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili come previsto dalla legge 143/04, né le poche migliaia di posti destinati al personale ATA sono in grado di rispondere ai problemi di funzionalità dei servizi amministrativi-tecnici-ausiliari, perpetuando una sacca di precariato sempre più drammatica.
Siamo ancora una volta di fronte ad un intervento dettato dalla logica dell’emergenza, che non fa intravedere la volontà politica di assumere il nodo del personale della scuola come risorsa strategica per la qualità del servizio.
L’esecutivo deve ora dimostrare capacità di governo per garantire la rapida conversione in legge del decreto, evitando improprie incursioni che peggiorino o ritardino il provvedimento.
La CISL Scuola ritiene il provvedimento insufficiente e comunque tardivo rispetto ai tempi per un regolare avvio dell’anno scolastico.
Ancora una volta il Governo ha perso l’opportunità per dimostrarsi credibile su un terreno come quello della scuola, strategico ed essenziale per i livelli di civiltà del Paese.
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