L’USR
Sicilia ha indetto dei corsi di formazione per i collaboratori
scolastici per
l’assistenza agli alunni con disabilità come da Nota dell’USR n.19296
del 17
agosto 2020.
L’Istituto “Calvino” scuola Polo per l’Inclusione per la provincia di Catania, guidato dal dirigente Salvatore Impellizzeri, ha organizzato i corsi che saranno completati nel mese di novembre Nella provincia di Catania sono stati attivati n. 19 corsi distribuiti sulle 5 scuole polo per la formazione dei diversi ambiti della provincia di Catania e molti sono i collaboratori scolastici partecipanti di nuova nomina, provenienti dalle cooperative che gestivano il servizio di pulizia nelle scuole.
Il corso prevede oltre i riferimenti al quadro normativo dei diritti e doveri del collaboratore scolastici, interventi formativi sulla disabilità, igiene della persona, primo soccorso, accoglienza, relazionalità e benessere affettivo.
L’interesse e la partecipazione dei corsisti sono stati molto apprezzati dai relatori e tra le domande che sembra opportuno evidenziare è il coinvolgimento del personale ATA e dei collaboratori scolastici alla progettualità della scuola.
“Come facciamo a collaborare se non conosciamo quel che la scuola progetta ?”
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola” che elabora il Collegio Docenti in linea con l’Atto d’indirizzo del Dirigente, alla luce del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, approvato poi dal Consiglio d’Istituto, dovrebbe essere noto a tutto il Personale che lo realizza nel corso dell’anno .
Solo uno dei collaboratori ha dichiarato di aver ricevuto il PTOF dal suo dirigente, gli altri, invece, hanno preso consapevolezza dell’importanza del documento da leggere e comprendere per dare significato e corresponsabilità ai compiti da eseguire.
Non sono sufficienti l’azione, il servizio, la pulizia, l’apertura e la chiusura, ma se questi gesti sono supportati da una consapevolezza di finalità e obiettivi progettuali, tutto questo garantisce efficacia ai risultati conseguiti.
Nella scuola, comunità educante, questo gesto di attenzione e di coinvolgimento dei collaboratori è un loro diritto che sollecita il dovere di cooperare, ciascuno per il proprio ambito e settore, alla costruzione dell’azione educativa e formativa, li coinvolge nel sentirsi coprotagonisti nel processo educativo, in quanto “tutti coloro che operano a scuola sono educatori” e testimoni di valori, con l’esemplarità del comportamento, del senso del dovere e del servizio attivo per far crescere la scuola e garantire una specifica identità.
Come i docenti, anche i collaboratori, opportunamente coinvolti, diventano così “azionisti” nell’impresa educativa della scuola e ciascuno investe la propria dimensione di umanità, di capacità e competenze contribuendo attivamente al processo di qualità che la scuola tende a conseguire.
Giuseppe Adernò
L’Istituto “Calvino” scuola Polo per l’Inclusione per la provincia di Catania, guidato dal dirigente Salvatore Impellizzeri, ha organizzato i corsi che saranno completati nel mese di novembre Nella provincia di Catania sono stati attivati n. 19 corsi distribuiti sulle 5 scuole polo per la formazione dei diversi ambiti della provincia di Catania e molti sono i collaboratori scolastici partecipanti di nuova nomina, provenienti dalle cooperative che gestivano il servizio di pulizia nelle scuole.
Il corso prevede oltre i riferimenti al quadro normativo dei diritti e doveri del collaboratore scolastici, interventi formativi sulla disabilità, igiene della persona, primo soccorso, accoglienza, relazionalità e benessere affettivo.
L’interesse e la partecipazione dei corsisti sono stati molto apprezzati dai relatori e tra le domande che sembra opportuno evidenziare è il coinvolgimento del personale ATA e dei collaboratori scolastici alla progettualità della scuola.
“Come facciamo a collaborare se non conosciamo quel che la scuola progetta ?”
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola” che elabora il Collegio Docenti in linea con l’Atto d’indirizzo del Dirigente, alla luce del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, approvato poi dal Consiglio d’Istituto, dovrebbe essere noto a tutto il Personale che lo realizza nel corso dell’anno .
Solo uno dei collaboratori ha dichiarato di aver ricevuto il PTOF dal suo dirigente, gli altri, invece, hanno preso consapevolezza dell’importanza del documento da leggere e comprendere per dare significato e corresponsabilità ai compiti da eseguire.
Non sono sufficienti l’azione, il servizio, la pulizia, l’apertura e la chiusura, ma se questi gesti sono supportati da una consapevolezza di finalità e obiettivi progettuali, tutto questo garantisce efficacia ai risultati conseguiti.
Nella scuola, comunità educante, questo gesto di attenzione e di coinvolgimento dei collaboratori è un loro diritto che sollecita il dovere di cooperare, ciascuno per il proprio ambito e settore, alla costruzione dell’azione educativa e formativa, li coinvolge nel sentirsi coprotagonisti nel processo educativo, in quanto “tutti coloro che operano a scuola sono educatori” e testimoni di valori, con l’esemplarità del comportamento, del senso del dovere e del servizio attivo per far crescere la scuola e garantire una specifica identità.
Come i docenti, anche i collaboratori, opportunamente coinvolti, diventano così “azionisti” nell’impresa educativa della scuola e ciascuno investe la propria dimensione di umanità, di capacità e competenze contribuendo attivamente al processo di qualità che la scuola tende a conseguire.
Giuseppe Adernò