Al Miur
presentato Monitoraggio Nazionale 2017 Toccafondi: “Crediamo fortemente
nel sistema degli ITS. Risultati sono eccellenti, ma lavoriamo per
eliminare zone d’ombra” - Sono 2.374 le studentesse e gli studenti
iscritti ai percorsi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) monitorati
nel corso del 2017 a due anni dal diploma. Si tratta di ragazze e
ragazzi che hanno seguito i corsi che si sono conclusi entro dicembre
2015.
In 1.767 hanno conseguito il diploma. Il 79,1% delle diplomate e dei
diplomati (pari a 1.398 ragazze e ragazzi) ha trovato un lavoro entro
un anno dalla fine del percorso, impiego che nell’87,5% dei casi era
coerente con il diploma conseguito.
Sono i dati che emergono dal Monitoraggio Nazionale 2017 degli ITS
effettuato dall’Indire (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e
Ricerca Educativa), presentato questa mattina dal Sottosegretario
all’Istruzione Gabriele Toccafondi, dal Presidente di Indire Giovanni
Biondi e dall’Assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro della
Regione Toscana e Coordinatrice della IX Commissione della Conferenza
Stato-Regioni Cristina Grieco.
Osservando le tipologie di contratto emerge che 667 diplomate e
diplomati hanno avuto un contratto a tempo determinato, 493 a tempo
indeterminato, 228 di apprendistato.
I 97 percorsi monitorati, erogati da 57 Fondazioni, sono dedicati in
larga parte alle Nuove Tecnologie per il Made in Italy (46). Seguono i
percorsi in Mobilità sostenibile (19) e quelli in Efficienza energetica
(13). I 46 percorsi dedicati alle Nuove Tecnologie per il Made in Italy
sono così suddivisi: 18 in Sistema meccanica, 12 in Sistema
agro-alimentare, 8 in Sistema moda, 5 in Servizi alle imprese, 3 in
Sistema casa.
“Questo terzo monitoraggio– ha sottolineato il Sottosegretario Gabriele
Toccafondi - ci dice che ci sono dati assolutamente positivi sul
sistema ITS, un sistema nel quale il Miur crede fortemente. Ma – ha
aggiunto - ci sono anche delle zone d’ombra su cui dobbiamo lavorare.
Sui 97 percorsi monitorati abbiamo 15 percorsi che vanno male, che non
hanno svolto la mission e non hanno raggiunto gli obiettivi. Gli ITS
funzionano se sono utili per le studentesse e gli studenti, se partono
da una esigenza reale del sistema produttivo presente sul territorio.
Se questo non avviene si elimina qualsiasi speranza e possibilità per
le ragazze e i ragazzi, togliendo inoltre risorse che potrebbero essere
dedicate a quegli ITS che funzionano bene e ad altri che potrebbero
nascere. Siamo dentro un percorso di crescita e potenziamento del
sistema, ma proprio per questo è necessario lavorare insieme,
ITS, Regioni e MIUR, per capire come eliminare le zone d’ombra
esistenti”.
“Il monitoraggio che abbiamo presentato oggi deriva da un’analisi dei
dati forniti direttamente dalle fondazioni e fa una grande opera di
trasparenza perché mette a disposizione di tutto il sistema degli ITS
un’analisi della situazione e permette agli Istituti di capire in che
posizione sono rispetto al ranking nazionale e di creare una pagella
con criteri trasparenti e di renderla disponibile a tutti – ha
commentato il Presidente di Indire Giovanni Biondi - La situazione che
emerge dal Monitoraggio è positiva – ha proseguito - c’è un trend in
crescita sia per gli iscritti che per i diplomati e soprattutto degli
occupati. L’aspetto da sottolineare è che il sistema degli ITS è quello
con il più alto indice di occupazione a dodici mesi”.
Per la Coordinatrice della IX Commissione della Conferenza
Stato-Regioni Cristina Grieco, “gli esiti di questo monitoraggio sono
un importantissimo materiale di riflessione per le Regioni che hanno un
ruolo primario nella programmazione e nella facilitazione dei rapporti
tra Fondazioni, percorsi formativi e imprese. La sfida del futuro è far
crescere quantitativamente gli ITS, potenziando anche l’aspetto
comunicativo e di promozione di questi percorsi, mantenendo la qualità.
Sicuramente il dato più importante per noi - ha aggiunto - è l’ottima
performance in termini di occupazione e di occupazione coerente con il
titolo di studio. È anche vero – ha concluso - che il monitoraggio ci
serve per individuare le criticità e lavorare quindi in un’ottica di
miglioramento continuo”.
Monitoraggio
ITS 2017
Miur