Il 22 marzo l’ufficio tecnico della Città Metropolitana
di Catania ha consegnato le chiavi del plesso di via Balatazze un tempo
Istituto Professionale per l’Artigianato e l’Agricoltura alla dirigente
prof.ssa Maria Malignaggi. Il plesso è stato recentemente ristrutturato
e rimesso a norma dalla Città Metropolitana dopo una lunga gestazione
durata diversi anni, ma alla fine la città ed il territorio avranno una
struttura completamente rinnovata e potrà essere al servizio dello
sviluppo locale. Sin dalla nascita che risale al 1867, l’Istituto
Tecnico Agrario è stato sempre un presidio di questo territorio. La sua
stessa nascita si fa risalire ad una epidemia di colera scoppiata
proprio nel periodo 1865-1867 e gli ammalati furono ricoverati nel
vecchio convento dei frati cappuccini. Alla fine dell’epidemia i
sopravvissuti, per lo più giovani orfani, rimasero in convento e per la
loro sopravvivenza si dedicarono alla coltivazione dell’appezzamento di
terreno adiacente al convento.
Nacque così l’“Asilo Agrario”, con annesso orto per le elementari
pratiche agricole. Il successo dell’iniziativa comportò la sua
trasformazione in “Colonia Agricola” nel 1877 per poi assumere la forma
giuridica di “Regia Scuola Pratica di Agricoltura” fino al 1924 anno in
cui diventa “Scuola Consorziale Autonoma” e nel 1933 con la riforma
Gentile prende la denominazione di “Regia Scuola Agraria” Arnoldo
Mussolini.
Nel 1948 fu denominato “Istituto Tecnico Agrario Regionale” e nell’A.S.
1957/58 assume la veste giuridica di “Istituto Tecnico Agrario Statale”
con il preside Francesco Cucuzza di cui oggi porta il nome.
“L’Istituto Tecnico Agrario sin dalla sua fondazione, afferma il
dirigente Maria Malignaggi, non è solo una scuola ma un presidio
per il territorio. L’agricoltura non dev’essere un ripiego per chi non
sa fare altro ma proprio dall’agricoltura deve partire la rinascita del
nostro territorio, valorizzando la biodiversità della nostra tradizione
puntando alla qualità e non alla quantità. Il nostro orizzonte è fatto
di giovani che sappiano investire su varietà colturali antiche con
tecniche di marketing moderne, arrivando al mercato diretto e di
nicchia con l’e-commerce. Un mercato nuovo che può garantire ricchezza
e sviluppo non solo per l’agricoltura ma anche per tutto
l’indotto a partire dal turismo.
Speriamo che l’apertura della nuova sede che andrà a regime a partire
dall’A.S. 2017/18 possa rappresentare il primo passo verso il rilancio
dell’Istituto Tecnico Agrario che avrà a disposizione non solo un nuovo
edificio ma anche un’azienda agricola al passo con i tempi, una serra
completamente rinnovata e dei laboratori in grado eseguire analisi per
proteggere i consumatori dai residui dei pesticidi sui prodotti venduti
ai mercati”.
Sebastiano Russo