Chiusi dentro le
colombaie dei nostri condomini,
cinturati alla guida dentro le bombate lamiere delle
nostre automobili, stressati dai rumori del traffico, incurvati
davanti ai luminosi display dei computer nelle nostre
case, e negli uffici; alienati dagli affetti più
gratificanti e naturali pel lavoro routinario nelle fabbrica, nei
laboratori e nelle banche; resi pallidi dalle luci
alogenate dei negozi e dei supermercati, dove di noi si consuma la
maggior parte per la gola del superfluo e i richiami insaziabili della
pancia, abbiamo dimenticato di guardare il cielo!
Quanta sublime bellezza vive sopra di
noi, e si consuma, dacché il è mondo è mondo, ignari miseri
mortali. Nel tramonto turchese e viola di questo
dolce autunno, una virgola d'oro è la luna, stasera; le
corrisponde in suggestiva sequenza di congiunzione di
lontano un punto luminoso: la stella di Venere.
Da molto lontano. Ignari miseri noi mortali, a noi, chiusi in
questa aiuola che ci fa tanto feroci, quanto bene ci farebbe ogni tento
alzare gli occhi al cielo!
Nuccio Palumbo