L'Istituto
Nazionale Di Innovazione Ricerca Educativa ha fatto il rendiconto
sull'impiego dei fondi europei destinati al contrasto alla dispersione
scolastica. Un'azione che ha coinvolto 828 scuole e 51.116
studenti. Gli esiti sono contrastanti: al 94,5% che non ha interrotto
la frequenza scolastica e all'88% che è stato promosso, si contrappone
l'inefficacia dell'intervento sulle competenze di base degli studenti.
Un'analisi corretta avrebbe giudicato negativamente la sperimentazione
perché il sistema scolastico è finalizzato allo sviluppo di capacità e
di competenze. L'indire, focalizzato i soli indicatori d'adesione
all'esistente, ha valutato positivamente l'iniziativa, proponendone la
disseminazione: ha elencato le dieci azioni che garantiscono il
successo scolastico. Una scelta che banalizza il concetto"dispersione".
In rete "All'origine della dispersione scolastica" attribuisce alle
parole il giusto significato. L'errata analisi deriva dalla parziale
esplorazione del campo del problema: la comunicazione educativa fluisce
tra due soggetti, l'emittente e il destinatario. L'Indire ha
concentrato la sua attenzione sul solo destinatario!
Enrico Maranzana