C’era
una volta a Raddusa la scuola media intitolata a "Giovanni Verga". Una
piccola comunità scolastica di nove classi con 200 alunni, una vera
scuola a dimensione di studente, dove l’accoglienza e lo stile di
famiglia che si respirava consentiva di "sentire l’odore della scuola"
ricca di valori educativi, di proposte e di progetti formativi per gli
studenti e i genitori. Una vera scuola "laboratorio didattico"
d’innovazioni metodologiche e didattiche con positivi segni di successo
formativo per gli studenti.
In seguito la scuola media, divenendo "istituto comprensivo", ha
aggregato la scuola primaria del Paese e a seguito delle nuove
direttive per il dimensionamento la scuola di Raddusa fa parte
dell’Istituto comprensivo di Castel di Judica.
La nostalgia e l’autonomia dei Raddusani, orgogliosi di avere la loro
scuola, hanno motivato un originale ed efficace evento, celebrato a
Catania con l’incontro dei docenti e dirigenti della scuola media
"Giovanni Verga" di Raddusa.
Hanno partecipato all’incontro, organizzato dal Prof. Fernando
Bilardo, oltre trenta docenti (in pensione e in servizio) e i
presidi Giuseppe Adernò, Lucia Tusa e Luigi Allegra.
E’ stato un momento di emozione incontrare e rivedere docenti e
colleghi dopo circa 25 anni e rivivere attraverso gli sguardi, le
storie e gli eventi di una carriera scolastica ricca di tante emozioni
che difficilmente si ripetono nelle scuole di città.
Il turnover dei docenti, pendolari, e la squisita accoglienza dei
docenti di Raddusa hanno reso nel tempo ricca e varia la comunità
scolastica di Raddusa che ha avuto tra i suoi docenti anche Mons.
Giuseppe Sciacca, Giudice della Sacra Rota e già Segretario del
Governatorato della Città del Vaticano.
Il ricordo delle manifestazioni: mostra fotografica "Frammenti di
memoria", le Settimane verghiane, i convegni sulla storia del Paese con
la visita del Marchese di Raddusa, i gemellaggi, le sfilate di
carnevale per le vie del Paese, sono segni storici di una presenza viva
della scuola nella piccola Comunità cittadina, sorta attorno alla casa
del marchese, alla chiesa e al municipio, come ha ben documentato nella
storia di Raddusa il prof. Riccardo Allegra.
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