I
dirigenti scolastici si discolpano: "Non eravamo pronti ancora. Serve
un altro anno di prova. Non è tanto questione di attrezzature, quanto
di formazione dei docenti". Ma, perché: tutti i dirigenti sono
all'altezza di gestire la "rivoluzione digitale"? Lasciamo
perdere! - Per intanto, registro online obbligatorio per tutti da
settembre prossimo venturo, ammesso che la totalità delle scuole
italiane siano (o saranno?) veramente attrezzate di tutto punto
per realizzare codesta informatizzazione! Il nostro "ottimismo
relativo" si deve al fatto che la realtà scolastica nazionale,
purtroppo, evidenzia spesso una notevole distanza dalla legge scritta!
Per realizzare la novità del registro online tutte le classi italiane -
circa 365mila - dovrebbero avere un computer sulla cattedra per l'avvio
dell'anno scolastico. Ma ce l’hanno? L'insegnante, in cattedra -
(quando la cattedra c’è, e non è invece un tavolinetto dove a
stento possono starci aperti un libro e un quaderno) dovrebbe
caricare voti e assenze direttamente al computer durante la lezione,
affrancandosi dai tradizionali registri cartacei: quello di classe e
quello personale. Ma ce la fa? e c’è il tempo, senza
rubarlo alla didattica? Si è veramente attrezzati per farcela?
Per intanto, ci sono scuole dove mancano le sedie; è carente la
suppellettile; le porte sono con le maniglie rotte, così anche i vetri
delle finestre; i muri interni delle aule indecentemente luridi e
graffiti con sconcezze! I bagni (degli alunni ) fatiscenti; le palestre
con attrezzature obsolete, le biblioteche ferme nell’aggiornamento, nel
migliore dei casi, al secolo scorso; i laboratori, idem! , ecce
cc.
Fatte salve le dovute eccezioni, che confermano la regola, questa è la
situazione reale generale della stragrande maggioranza delle scuole
italiane; per non parlare delle strutture logistiche. Come si vede,
oltre il digitale, esistono difficoltà "materiali", e sono parecchie
quelle cui spetterebbero soluzioni prioritarie rispetto alla
"rivoluzione digitale"!
Ma poi, mi domando: Il Ministero della Pubblica Istruzione ha accertato
come sono stai spesi i fondi europei per la scuola italiana?
O si deve dare la colpa a priori all’analfabetismo informatico degli
insegnanti e scaricare su loro inadempienze e
deficienze spettanti ad altri di miglior rango?
Lo so: sono domande inutili, ahimè! Del resto, chi ne dovrebbe
rispondere di persona, responsabilmente? Chi controlla i
controllori? Questo solo oggi possiamo dire: ciò che la
scuola non è e ciò che non vogliamo che sia.
Per farla breve: al momento la soluzione che sembra prospettarsi
per settembre è - come suole dirsi - all'italiana: un computer
itinerante per raccogliere le assenze in più classi e un aggravio di
lavoro per i docenti che dovranno caricare i voti al computer in un
secondo momento. Le scuole non compreranno più i registri cartacei e
risparmieranno una voce di spesa. Ma i docenti - sottopagati e
sfruttati - dovranno arrangiarsi come possono, "prendere appunti" sul
PC in classe, e guai a dimenticare voti e altre annotazioni importanti.
Si dice che un programma per la gestione dei registri online
costi attorno a mille euro e che con il resto dei soldi che sono stati
finanziati(?) sia possibile comprare 6-7 computer. Basteranno per
proiettare la nostra scuola nel futuro? Credo proprio di no!
Ma…con un po’ di fantasia, chissà! La speranza sia l’ultima a morire!
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com