Il Miur assicura da
tempo un presidio costante di attenzione, prevenzione e promozione di
iniziative di contrasto al fenomeno del bullismo nelle scuole, di cui
il cyberbullismo è solo un aspetto. Questi tipi di comportamento,
sempre da biasimare in ogni espressione e sfumatura, si manifestano in
forme diverse, spesso difficili da prevedere, ma soprattutto legate in
molti casi a una coincidenza di forme di disagio sociale non
ascrivibili solo al contesto educativo scolastico. Purtroppo, in alcuni
casi gli atti di bullismo e cyberbullismo assumono i contorni più
tragici, come testimoniano alcune vicende di cronaca assurte
all’attenzione generale dei cittadini attraverso i Media. Per queste
ragioni il Ministero porta avanti, sin dal 2007, programmi di
prevenzione e intervento per affrontare i delicati fenomeni del
bullismo e del cyberbullismo. Il modello di intervento, che prevede la
nostra diretta presenza sul territorio nei casi che richiedono una
presenza più forte e determinata, prevede una serie di strumenti
costantemente a disposizione di scuole, genitori e vittime stesse,
attraverso numerose e diversificate attività.
Tra di esse si segnalano:
- Il numero verde 800.66.96.96, attivo dal lunedì al venerdì dalle
10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00;
- Il sito Internet smontailbullo.it, che si occupa di inquadrare il
fenomeno da un punto di vista psico-sociologico e culturale, fornendo
utili strumenti e suggerimenti per fronteggiarlo, ed indicando una
ricca bibliografia e filmografia sull’argomento;
- L’indirizzo mail bullismo@istruzione.it che, così come il numero
verde, accoglie segnalazioni di casi ma anche richieste di informazioni
e consigli;
- Gli Osservatori Regionali Permanenti sul Bullismo, istituiti con la
D.M. n.16 del 5 Febbraio 2007 e attivi presso gli Uffici Scolastici
Regionali, che vanno a rappresentare un importante riferimento a
livello territoriale.
In particolare, in merito al cyberbullismo, il gruppo nazionale “Più
scuola meno mafia” ha organizzato nel Dicembre 2011 il seminario
“IrRETIti – impigliati nella rete”, all’interno del quale sono state
presentate due iniziative esemplari:
a) il progetto di Milano “Open Eyes: safenet use”, un osservatorio per
informare e formare studenti, famiglie e scuole sull’uso lecito e
illecito della rete web e sui possibili rischi ad esso associati,
nonché uno sportello per la gestione dei casi di stalking,
cyberbullismo, bullismo online e per il sostegno alle vittime di
comportamenti persecutori;
b) il progetto di Caserta “Nausicaa”, un osservatorio di ricerca,
formazione, intervento e sostegno psicologico per le vittime di reato e
per casi di disagio giovanile legati al fenomeno del bullismo oltre che
alla criminalità organizzata.
Inoltre, il 27 Dicembre 2012 è stato organizzato un convegno
internazionale dal titolo “Cyberbullismo e rischio di devianza.
Strategie di promozione e interventi mirati” dove sono state presentate
le best practice elaborate nell’ambito del progetto europeo “Tabby in
Internet”, (Threat Assessment of Bullying Behavior: Valutazione della
minaccia di cyberbullismo nei giovani) approvato nel quadro del
programma Daphne III (2007-2013) finalizzato a promuovere una cultura
della rete ‘sana’, ad accrescere la conoscenza delle minacce derivanti
dall’uso di Internet e/o di altri mezzi di comunicazione informatizzata
e ad attivare strategie e interventi mirati alla prevenzione di
comportamenti devianti.
Il Miur ha aderito al progetto “Tabby” come Associate Partner.
Miur