L’Anquap Sicilia
esprime piena solidarietà al dirigente scolastico Domenico Di Fatta
dell'istituto comprensivo statale, intitolato a Giovanni Falcone,
allocato nel quartiere Zen di Palermo, che da anni, nonostante i
continui attacchi, consistiti in raid vandalici e intimidatori, insieme
al direttore sga, al personale docente e ata, continua a condurre
una sfida aperta al territorio, fatta di laboratori e progetti "per
togliere i ragazzi dalla strada e sottrarre manovalanza alla
criminalità". Un impegno riconosciuto anche dal ministro della Pubblica
Istruzione, Francesco Profumo che nel febbraio scorso aveva visitato la
scuola e testimoniato la vicinanza dello Stato. Tuttavia, i recenti
fatti criminali avvenuti nei giorni scorsi hanno fatto balzare
agli onori della cronaca la scuola Falcone , a causa dei “soliti
ignoti” che , dopo aver neutralizzato i sistemi d’allarme e di
videosorveglianza, hanno portato a temine indisturbati e a lungo la
loro missione distruttiva. Ingenti i danni, secondo i primi rilievi
compiuti dalle forze dell’ordine, che si assommerebbero a quelli
già patiti negli ultimi due anni. Si tratterebbe di parecchie
centinaia di migliaia di euro, contrassegnati da una
cinquantina di “incursioni”, tra attentati, furti, incendi e
devastazioni. L'ultima “visita” quella scoperta al rientro dal
lungo ponte di Ognissanti, nel corso della quale, i “balordi” , questa
volta, hanno voluto dare un preciso “segnale” :
colpire il cuore e l’anima della scuola. Due luoghi, che
fino all’altro giorno, erano ritenuti i più sicuri.
Gli uffici di presidenza e quelli di segreteria, da
dove i “soliti ignoti” hanno asportato computer, parte delle
suppellettili, nonché distrutto documenti di “vitale” importanza
amministrativa.
Questa presidenza regionale, assieme al presidente nazionale Giorgio
Germani, alla dirigenza nazionale e territoriale Anquap, nel
palesare tutto il sostegno morale – se del caso anche
materiale – alla comunità scolastica dell'istituto “Falcone” impegnata
nella diffusione e nell'affermazione della cultura della legalità e
della responsabilità civica, augurano che al più presto possa
riprendere con serenità il normale corso delle attività
didattiche e formative. Questa presidenza regionale, infine,
auspica, inoltre, che i responsabili di tali atti vengano quanto prima
individuati e che al più presto si possano risolvere, nel
migliori dei modi, le condizioni di disagio del quartiere,
probabile causa ed effetto di tali comportamenti vessatori, dove – a
quanto pare - risulterebbe difficile costruire una convivenza
civile tra istituzioni e società civile.
Non è giusto che una scuola, in un quartiere come lo Zen di Palermo,
continui ad apparire, a causa di siffatti belluini comportamenti,
come una sorta di avamposto di frontiera, oltre la quale ci sarebbe
solo disperazione ed emarginazione sociale.
Il presidente
Domenico Mazzeo