Che cosa cambierà da domani per la scuola in Lombardia, con l’entrata in vigore dell’autonomia scolastica?
Cambierà una prospettiva, perché i tempi di attuazione sono vincolati a un accordo che la Regione stipulerà con lo Stato. La prospettiva sarà quella di rafforzare le autonomie scolastiche anche sul piano della responsabilità della scelta dei docenti comunque aventi diritto. Si ridurrà inoltre il rischio di mancanza di continuità didattica legato alla percentuale di supplenti annuali, che in alcune scuole arriva al 15-20%. Le scuole avranno la possibilità di investire anche su questo personale, assegnato sempre su base annuale, e che sarà riconfermabile nel caso in cui si dovesse verificare una corrispondenza tra le aspettative dell’istituto e le reali competenze dei docenti.
Per quale motivo l’articolo 8 del “Cresci Lombardia” ha scatenato una battaglia così accesa da parte di alcuni settori della società civile?
Il problema è sempre lo stesso. Esiste una parte del Paese che pensa che un’omologazione delle procedure e un’assegnazione burocratica dei docenti possa essere più efficace per le scuole e per gli studenti rispetto a una scelta consapevole da parte delle stesse istituzioni scolastiche, che passi attraverso una valutazione delle competenze professionali dei docenti.
da sussidiario.net