Con l’incontro
che c’è stato nella giornata di oggi, si sta avviando verso la
conclusione il confronto al Ministero iniziato lo scorso 18 ottobre per
il rinnovo del contratto integrativo annuale sulla mobilità del
personale docente, educativo ed Ata della scuola per il prossimo anno
scolastico 2012-2013. Tutte le organizzazioni sindacali hanno chiesto,
come condizione per la sottoscrizione del nuovo Ccni, quantomeno
l’avvio del confronto politico sulla definizione degli organici per il
prossimo anno scolastico. Tale confronto dovrebbe esserci nella
prossima settimana e pertanto, a seguire, si potrebbe pervenire alla
sottoscrizione anche del nuovo contratto.
Il punto sulla trattativa svolta fino
ad oggi (da Flc-Cgil)
Si conferma sostanzialmente l’impianto del contratto dello
scorso anno su cui è stata effettuata solo una sorta di manutenzione.
Sono state apportate alcune integrazioni ed alcuni chiarimenti su punti
che avevano creato problemi nell’applicazione dello scorso anno. E’
stata mantenuta e rafforzata la possibilità di riaprire il confronto
per integrare il contratto, qualora ciò si dovesse rendere necessario
alla luce soprattutto delle nuove norme sugli organici o di tipo
ordinamentale. Si è adeguata la normativa sulla precedenze (in
particolare in relazione ad alcune modifiche intervenute sulla L.
104/92) e sulla documentazione necessaria. Si è chiarito che non sarà
possibile la mobilità sugli eventuali posti in organico di diritto
relativi alle nuove discipline (in particolare dei licei musicali e
coreutica, ma non solo) fino a quando non saranno definite le
corrispondenti classi di concorso ed i relativi titoli specifici di
accesso.
3 i nodi problematici ancora aperti
Da sciogliere, da parte del MIUR, la riserva posta sulla richiesta
sindacale riguardante le modalità di attuazione del blocco quinquennale
per i docenti nella mobilità interprovinciale prevista dall’art. 9
comma 21 della legge n. 106/2011 per le nuove assunzioni (esclusione
dal blocco quinquennale delle nomine giuridiche 1 settembre 2010, per
le quali deve valere la precedente normativa con blocco triennale;
esclusione dei soggetti che hanno diritto a fruire di benefici di legge
nella mobilità). La questione della mobilità dei docenti inidonei che
hanno chiesto volontariamente il passaggio nei ruoli Ata. Tutti i
sindacati hanno chiesto l’apertura di un tavolo specifico su tutti i
problemi aperti (vedasi nota FLC del 5 dicembre), hanno chiesto di
chiarire preliminarmente la questione della dispensa dal servizio,
hanno chiesto che siano accolte le numerose domande di revoca del
passaggio chiesto (sostanzialmente al buio!) al fine di sbloccare il
più possibile i posti accantonati per tale passaggio. In una parola di
rinviare di un anno l’attuazione di quanto previsto dalla legge 111 del
15 luglio 2011 al fine di regolarne tutti gli aspetti. Per queste
ragioni la FLC CGIL ha chiesto che tutti gli aspetti connessi
all’eventuale mobilità siano definiti in un secondo momento in apposita
e specifica sessione contrattuale. Infine, terzo punto ancora aperto,
valutare alcune possibili integrazioni alle norme che regolano il
trattamento del personale in caso di dimensionamento della rete
scolastica.
Il giudizio da parte della FLC CGIL
La FLC CGIL valuta positivamente il confronto che si è svolto fino ad
oggi, a partire dalla volontà di riaffermare da parte di tutti,
amministrazione compresa, la piena titolarità della contrattazione in
materia di mobilità. L’unico punto negativo che dobbiamo registrare è
la non disponibilità sia dell’amministrazione, che di alcune
organizzazioni sindacali, a procedere verso una significativa revisione
delle tabelle di valutazione come richiesto con forza dalla FLC. Ciò
sarebbe assolutamente necessario ed urgente per sanare le tante
iniquità oggi ancora presenti, quali la diversa valutazione del
servizio di ruolo rispetto a quello non di ruolo (a parità di durata),
la diversa valutazione del servizio di ruolo prestato in grado di
scuola diverso o i differenti criteri di valutazione dei punteggi tra
mobilità volontaria e mobilità d’ufficio, oppure le incomprensibili e
del tutto ingiustificate differenze ancora presenti tra la tabella di
valutazione dei punteggi per i docenti e quella degli Ata. Su questo
punto la FLC CGIL non intende demordere e continuerà a cercare di
perseguire questo obiettivo anche negli anni prossimi
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