Ch.mo
Prof., On. Ministro
a nome mio personale e della Dirpresidi, formulo i migliori e più
sentiti auguri per la Sua nomina a Ministro della P.I.U. e R.
La Dirpresidi è un’associazione professionale e sindacale di soli
dirigenti scolastici. Costituita nel lontano 1994, nell’ultimo anno ha
avuto un incremento unico nella storia del sindacalismo italiano. E’
passata, infatti, da 33 soci a oltre 500 con un trend di crescita che
si attesta intorno al 10% della categoria. Il numero dei soci aumenta
ogni giorno segno evidente del malcontento della categoria che, causa
connivenze e consociativismo, non è tenuta nella meritata e giusta
considerazione sociale ed economica.
Inutilmente, nell’ultimo anno, ho sollecitato al Ministro Gelmini la
soluzione dei principali problemi che interessano la categoria: la
perequazione interna ed esterna e la stabilizzazione dei presidi
incaricati che da anni, alcuni oltre 10, di fatto sono e fanno i
dirigenti scolastici.
Quando l’Amministrazione è indifferente ed incurante delle legittime
richieste di una categoria alla quale è affidata la formazione degli
uomini e dei cittadini, non resta che ricorrere al Giudice essendo più
che legittime le richieste avanzate.
Sabato 12 corrente, nello stesso giorno in cui il Presidente
Berlusconi, ha rassegnato le dimissioni nelle mani dell’On. Presidente
della Repubblica, aveva luogo a Roma l’incontro degli organi direttivi
della Dirpresidi con la rete degli avvocati per l’organizzazione e la
presentazione di centinaia e centinaia di ricorsi ai Giudici del Lavoro
di tutto il territorio nazionale; incontro del quale Le allego il
comunicato pubblicato.
E’ stata una scelta obbligata e sofferta. Sofferta perché i dirigenti
Scolastici non si sentono controparte dell’Amministrazione, essi sono
l’Amministrazione; ma, quando vengono bistrattati e umiliati dalla
stessa Amministrazione alla quale appartengono, non possono rimanere in
silenzio e continuare a subire evidenti disparità sia interne che
esterne alla categoria.
Le pare normale che i dirigenti scolastici, pur esercitando la stessa
funzione, causa sconvolgente consociativismo, debbano essere retribuiti
in quattro modi diversi e, cosa ancora più grave, che debbano percepire
oltre 36.000 euro in meno degli altri dirigenti di seconda fascia della
stessa amministrazione, nonostante non vi sia alcun paragone tra il
lavoro degli uni e degli altri?
Considerato il carico di lavoro e gli incarichi affidati, dalla Legge,
ai dirigenti scolastici, se un differenziale ci dovesse essere,
dovrebbe essere a vantaggio e beneficio degli stessi e non il contrario.
Chi più di un uomo di SCUOLA come Lei, può comprendere la gravità della
situazione ed adoperarsi per rimuovere una così palese ed evidente
ingiustizia?
Conosciamo bene la situazione finanziaria, prima che economica, ma
sappiamo anche che, con la razionalizzazione della rete scolastica in
atto, ci sarà un recupero di risorse calcolate in milioni di euro che
ben possono risolvere i problemi della categoria.
Mi sia consentita, infine, un’ultima considerazione che potrebbe essere
letta come provocazione, ma tale non è e non vuole essere.
I Dirigenti Scolastici chiedono solo la PEREQUAZIONE, vogliono cioè
essere retribuiti come gli altri dirigenti di II fascia.
Se non ci sono risorse per equiparare i Dirigenti Scolastici agli altri
dirigenti di seconda fascia, allora che vengano equiparati questi
ultimi ai primi privandoli dell’illegittimo ed ingiusto differenziale….
Sarà pure una goccia nel deserto, ma contribuiremmo almeno al
risanamento della finanza pubblica!
A noi interessa che tutti i dirigenti di II fascia percepiscano la
stessa retribuzione.
I Dirigenti Scolastici non sono figli di un Dio minore, come non lo
sono i cosiddetti presidi incaricati alla cui sorte nessuno è
interessato.
Per avere contezza della loro situazione Le allego copia della lettera
trasmessa il 25 ottobre a tutte le istituzioni ragionando come il
“pazzo” dell’aneddoto cesariano.
Le chiedo, in conclusione, compatibilmente con tutti gli immaginabili
impegni, un incontro ufficiale con i due Vice-presidenti della
Dirpresidi, i colleghi Vincenzo Ciotola e Salvatore Indelicato. Sarà
l’occasione per conoscerLa di persona, approfondire le tematiche
accennate e instaurare un rapporto di fattiva collaborazione che possa
avere ricadute positive sulla scuola italiana.
In attesa di cortese riscontro, è gradita l’occasione per distintamente
salutare e auspicare positive soluzioni.
redazione@aetnanet.org