“Il reclutamento dei
dirigenti scolastici si realizza mediante un corso concorso selettivo
di formazione, indetto con decreto del Ministro della pubblica
istruzione”. Così recita l’art.28 bis del D.legs/1993 e così è stato
fatto.
Abbiamo atteso quasi venti anni, ma dobbiamo dare atto
all’Amministrazione per avere garantito alla procedura selettiva la
massima trasparenza, rapidità, assenza di favoritismi e buoni risultati
di equilibrio tra aspiranti e posti disponibili.
Quest’avvio, che sembrava riportare alla realtà quell’immaginario
collettivo sui concorsi che ha sempre visto nel raccomandato e protetto
dal “potente” di turno (politico, sindacalista, amico dell’amico…) il
garante del “posto” contro ogni criterio di preparazione e
professionalità, avrà da fare i conti, ancora una volta, con l’infinità
di ricorsi annunciati e avviati.
Si tratta di una vera iattura specialmente per i siciliani dichiarati
idonei che, ricordando quanto successo ai loro 416 colleghi siciliani
del concorso del 2004 “congelati” dal C.G.A.R. Sicilia, hanno pensato
di unirsi in gruppo con lo slogan “difendiamo gli idonei della
preselezione” e raccogliere le firme “per difendere gli idonei dagli
attacchi di quanti puntano a far saltare il concorso e per garantire il
diritto a proseguire il naturale percorso concorsuale, nel rispetto
delle leggi e del bando”.
L’esempio dei siciliani viene imitato da tutti gli idonei oltre lo
stretto che spediscono mail a ministero e giornali, si radunano su
Facebook, Twitter, Netlog, preparano a loro volta documenti firmandoli
“Movimento vincitori preselezione concorso Dirigenti scolastici 2011”.
Nessuno può negare quanto impegno avranno messo per superare una prova
che richiedeva capacità organizzative, riflessione, memoria, cultura,
velocità nelle scelte.
Personalmente credo che la responsabilità di questi ricorsi non si
debba attribuire agli studi legali perché gli avvocati esercitano la
loro professione per ricavarne legittimamente gli utili sul piano
professionale e su quello economico.
Ma i sindacati, che guardando forse ai grandi numeri, hanno promosso
questi ricorsi schierandosi dalla parte dei ricorrenti mettendo a
disposizione i loro uffici legali, si sono assunti una grossa
responsabilità rischiando non solo di bloccare una procedura che è
iniziata con i caratteri della serietà e della trasparenza, ma
specialmente non assicurando che a dirigere le scuole vadano dirigenti
di elevata professionalità.
Se, ancora, i tribunali amministrativi, dimenticando che nei concorsi
pubblici esiste solamente il legittimo interesse a essere valutati
secondo le regole fissate nei relativi bandi e non un diritto
soggettivo a essere promossi ad ogni costo, si dovessero sostituire,
come purtroppo a volte accaduto, alle commissioni di esame, occorre
pensare che questi ricorsi seriali costituiranno una vera trappola.
Non si vuole negare che, in qualunque concorso, vi possano essere delle
soggettività nella valutazione ma vogliamo affermare con chiarezza e
forza che la competenza a scegliere i più preparati, e perciò, gli
idonei a dirigere le nostre scuole, spetta esclusivamente alle
commissioni a meno che non vi siano gravissime irregolarità.
Dispiace pensare al nostro Paese come l’unico che debba vedere
vanificato il grosso investimento dello Stato sulla formazione e sulla
selezione dagli interventi dei Tribunali che, di fatto, promuovono
allievi e candidati, senza entrare nel merito delle competenze. E i
risultati sono sotto gli occhi di tutti!
Ci auguriamo che l’Amministrazione, se vuole salvare questo concorso,
rilevi subito eventuali mancanze nel bando per evitare che i giudici
possano trovare cavilli per intervenire e bloccare l’iter concorsuale e
per supplire ai limiti dei commissari scelti “a caso” in mancanza di un
albo degli esaminatori.
L’ASASi ha avviato con successo un Seminario di formazione per gli
idonei e durante la prima seduta, ha raccolto alcuni interrogativi che
attendono una risposta non presente nel bando: quale dovrà essere la
natura dell’elaborato? Quale il tempo a disposizione per l’esame del
caso? Quanto tempo sarà concesso al candidato per il colloquio? Saranno
indicati i criteri di valutazione?
Gli idonei attendono risposte e chiarificazioni puntuali e sollecite e
si augurano che il Ministro metta in atto ogni iniziativa tecnica,
amministrativa e giuridica per il regolare proseguimento e la rapida
conclusione del concorso.
Giuseppe Luca
pippo.luca@alice.it