L’assessore
regionale sardo della Pubblica Istruzione, Sergio Milia inaugura
domani, venerdì 11 novembre, a Cagliari, all’hotel Regina Margherita,
con inizio alle ore 10, il Convegno di studi “L’uso del sardo veicolare
nella Scuola e nell’Università”, promosso dall’ Università di Cagliari,
Direzione Scolastica Regionale e dall’Assessorato Regionale della
Pubblica Istruzione. Si tratta dell’ultima messa a punto teorica, prima
di dare il via libera ai corsi attesi dagli operatori per decenni. La
formazione degli insegnanti in lingua sarda dunque si farà. Il
convegno, che si concluderà sabato, darà il via concreto al progetto
FILS, acronimo che sta per “Formazione Insegnanti Lingua Sarda”, un
ambizioso percorso educativo che dovrebbe essere la premessa
scientifico-didattica per riportare in auge la lingua locale nelle
istituzioni
scolastiche.
Secondo i dati forniti dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo
cagliaritano, sono circa un centinaio gli aspiranti docenti di e in
lingua sarda che hanno superato le selezioni per il primo anno di corso
che partirà concretamente tra qualche settimana. Si tratta di un gruppo
di persone qualificatissime, di ruolo e non di ruolo, che hanno
formalmente richiesto di aderire al programma di formazione e che sono
stati selezionati in seguito a una verifica di conoscenza basica della
lingua, delle metodologie didattiche e della legislazione riferita alle
minoranze linguistiche. Il convegno di livello nazionale consentirà il
confronto con le realtà più avanzate presenti nel territorio italiano
per le lingue minoritarie riconosciute dalla legge 482/99. “Nella
conferenza programmatica di Fonni – ha sottolineato l’assessore della
Pubblica Istruzione, Sergio Milia – abbiamo delineato lo scenario
difficile della questione linguistica della nostra Isola e proposto
alcune soluzioni nell’ambito di una situazione economica grave
dell’istruzione regionale. Sono soddisfatto di poter dire che, in breve
tempo, dalle promesse stiamo passando ai fatti.” La Regione, di
concerto con la Direzione scolastica regionale, aveva incaricato la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari di formare
un numero rilevante di docenti per l’area centromeridionale della
Sardegna che si volessero cimentare nella trasmissione
intergenerazionale e nella didattica della lingua di identità storica
dell’isola. Il progetto, che durerà tre anni, si propone di coinvolgere
almeno 200 insegnanti di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado in
tutta l’isola e di diverse decine di esperti esterni. Analogo incarico
era stato affidato per il centro nord dell’isola all’Università di
Sassari. Prevista la presenza del Rettore de3ll’Università di Cagliari,
Giovanni Melis, del Direttore scolastico Regionale, Enrico Tocco e del
Direttore generale dei Beni Culturali, Antonio Conti. Seguiranno le
relazioni di Michele Loporcaro dell’università di Zurigo e di Giuliano
Bernini dell’università di Bergamo. Al pomeriggio Antonella Sorace
(Università di Edimburgo), Roland Verra (Soprintendente scolastico
ladino per la provincia autonoma di Bolzano) e Rosalba Perin (Direzione
Scolastica Regionale del Friuli). A seguire anche gli interventi di
Sabrina Rasom (linguista della Val di Fassa) e Patrizia Cordin
(Università di Trento). Lo si legge in una nota della Regione Sardegna.
(AGENPARL)
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