Lettere in redazione
Gentile preside Indelicato, stimatissimo prof. Almirante, vi scrivo in
merito all'articolo "La mission del Miur sembra quella di dividere i
colleghi sibilando ricorsi e controricorsi per il posto di ds. Aetnanet
tifa sempre per l'elezione diretta del preside" postato in
Aetnanet.org il 30/10/2011, nel tentativo di chiarire con maggiore
incisività la posizione del nostro sito, www.lascuolaiblea.com,
che si è fatto promotore di quella petizione pubblica
online, della cui fondatezza e, mi pare capire, buona fede si
dubita nell'articolo di cui sopra.
Voglio premettere che ho sempre trovato in Aetnanet.org un punto di
riferimento fondamentale, tra i pochi in Italia, nei miei continui
tentativi di documentarmi con esattezza e profondità in merito alle
centinaia di questioni spinose che accompagnano la nostra vista
scolastica. Ho sempre trovato in Aetnanet.org una indubbia apertura e
disponibilità ad ospitare nostre comunicazioni e a dare voce a nostre
iniziative, come nel caso della petizione pubblica online in
difesa degli idonei alla preselezione del concorso per dirigenti
scolastici. Aggiungo anche che condivido sia le ragionate critiche
avanzate sulle vostre pagine in merito alla gestione di questo
concorso, che la vostra stessa posizione sulla necessità di rendere
eleggibile la carica di preside, come già avviene in altri paesi (e nel
nostro sito abbiamo anzi dato disponibilità ad appoggiare un'eventuale
campagna in tal senso).
Detto questo, però, resto perplesso sulle affermazioni fatte dal prof.
Almirante in merito alla nostra iniziativa, ovvero schierarsi dalla
parte degli idonei promuovendo varie iniziative, tra cui al momento la
raccolta di firme per sensibilizzare vari figure istituzionali e non
(di altre più incisive iniziative si darà notizia quanto prima).
Nell'articolo, infatti, si danno per scontati alcuni fatti, che per noi
invece devono essere oggetto di attenta analisi e che, sempre a nostro
modesto parere, non portano alla conclusione che il concorso sia
inficiato in sé; ecco i nostri motivi:
1) Esiste realmente un'indagine della polizia postale e si sa
esattamente a che punto sia? A noi non risulta e se il prof. Almirante
conosce dettagli in merito, saremmo curiosi di saperli.
2) Esistono veramente errori nella batteria di 100 quesiti oggetto
della prova preselettiva? A noi risulta solo che Anief, parte in causa
in quanto patrocinatore di redditizzi recorsi in merito, avrebbe
incaricato una commissione di esperti non meglio identificati che
avrebbero fornito una lista di oltre 30 quesiti erronei o fuorvianti,
senza peraltro rendere pubblici né le procedure né gli esiti di questi
dotti studi (e sulla grancassa mediatica montata da Anief, coinvolgendo
anche grossi giornali che hanno superficialmente dato spazio al
comunicato stampa di Anief, ci siamo mossi con nostre lettere
aperte: da Repubblica e La Stampa pretenderemmo una
correttezza professionale maggiore che non diffondere veline).
3) E' rispondente al vero che ci siano state innumerevoli
scorrettezze, accertate e documentate, nello svolgimento della prova su
tutto il territorio nazionale? Noi non eravamo presenti nelle 113 sedi
d'esame e in tutta onestà aspettiamo che le contestazioni siano
formalizzate con precise denunce all'autorità giudiziaria, essendo
piuttosto a conoscenza, per esperienza diretta e indiretta, che le cose
sono andate, in moltissime scuole, esattamente secondo protocolli di
trasparenza e correttezza.
4) La procedura del librone da sfogliare e della scheda con i
"pallini" da annerire non può essere considerata una sorpresa
dell'ultimo momento (peraltro non può essere considerata fattore
penalizzante per i soli esclusi...); essa era infatti nota da settimane
ed il nostro sito ha anzi messo a disposizione indicazioni e
consigli per una "simulazione fai-da-te", che avrebbe consentito a
tutti di preparare la prova anche sul piano pratico-organizzativo.
Rifiutiamo infine certo sommario giudizio, con il quale il prof.
Almirante liquida le iniziative degli idonei, rei di
lasciare "al loro destino i non promossi" (non mi risulta
che nei concorsi i vincitori si siano mai preoccupati della sorte dei
non promossi...), ed individuati come arrivisti "spia della condizione
degli insegnanti e parabola farisea dell’operato del Miur".
Il prof. Almirante, di cui ammiriamo la competenza e la passionalità
nel dibattere di politica scolastica, è ovviamente liberissimo di
esprimere le sue opinioni contro questo concorso e gli
idonei (come vedo fa non solo sul vostro sito ma anche sul
seguitissimo quotidiano La Sicilia); pensiamo però che tali
affermazioni non debbano essere fatte all'interno di una cornice di
finta imparzialità ed equidistanza, perché nei fatti Aetnanet.org, con
articoli come questo, si schiera apertamente.
Attenzione: per noi schierarsi è più che legittimo, se si persegue
un esplicito fine di chiarezza e verità, come del resto ha fatto lo
stesso Aetnanet.org in altre occasioni (vd. il concorso ds del 2004 e
vd. i disegni di legge per l'elezione del preside); i lettori, che non
sono certo degli stupidi, hanno anche interesse a capire con limpidezza
la posizione delle singole testate giornalistiche. Rinunci quindi il
prof. Almirante a questa imparzialità di comodo e dichiari
esplicitamente (come già fa implicitamente) di essersi schierato: sarà
per noi un onore dibattere la questione con un avversario così
preparato ed ascoltato.
Noi, infatti, appoggiamo apertamente la battaglia di civiltà degli
idonei, senza offendere nessuno e senza andare a ledere gli interessi
di nessuno, ma semplicemente per affermare la giustezza di alcuni
principi di fondo - cosa peraltro già riconosciutaci, direttamente ed
indirettamente, da ADI scuola (una serissima organizzazione di settore
che stimiamo moltissimo), in questo articolo la cui lettura
consigliamo a tutti i vostri affezionati iscritti.
Carmelo Ialacqua
per LaScuolaIblea.com