Vi trasmettiamo,
con preghiera di massima diffusione, il seguente testo
di richiesta di interrogazione parlamentare redatto dal
Gruppo Facebook "NO AI TFA, NO AGLI ALBI REGIONALI, NO ALLA
PRIVATIZZAZIONE DELLA SCUOLA", dove, ancora una volta, si stigmatizza
l'assenza, da parte del Governo, di una politica di assorbimento
del precariato "storico" a fronte della quale non è chiaro il motivo
per cui si continuino ad abilitare altri giovani alla docenza, creando
in tal modo ulteriore e inutile disoccupazione intellettuale.
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. – Per
sapere – premesso che:
ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge «Disposizioni urgenti in
materia di istruzione e università», n. 137 del 1° settembre 2008,
l’esame di laurea in scienze della formazione primaria ha valore di
esame di stato e abilita all’insegnamento rispettivamente nella scuola
dell’infanzia e nella scuola primaria;
tali disposizioni si applicano anche a coloro che hanno sostenuto
l’esame di laurea tra la data di entrata in vigore della legge n.244
del 2007 e l’entrata in vigore del decreto-legge n.137 del 2008;
l’articolo 1 del decreto ministeriale 4 aprile 2011, n. 139, al comma
1, lettera c) istituisce i tirocini formativi attivi (TFA) per la
formazione degli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo
grado di cui all’articolo 15, commi 1 e 17, e successivamente i TFA di
cui all’articolo 10;
ad oggi, pertanto, non vi è un modo diverso di abilitarsi
all’insegnamento della scuola primaria se non attraverso il
conseguimento della laurea in scienza della formazione primaria;
con l’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006,
n. 296, le graduatorie provinciali permanenti del personale docente
sono state trasformate in graduatorie «ad esaurimento»;
il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca n. 249 del 10 settembre 2010 recante il regolamento sulla
formazione iniziale degli insegnanti, non prevede un nuovo sistema di
reclutamento;
risultano pertanto esclusi dal vecchio sistema di reclutamento, ovvero
dall’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, i docenti iscritti
ai corsi universitari successivi al 2008 ancorché già abilitati, e
verosimilmente i ragazzi che si iscriveranno quest’anno al corso di
laurea in scienze della formazione primaria;
tali corsi sono stati attivati a seguito della nota 81 del 5 agosto
2011 che ha fornito alle università le indicazioni per la
programmazione dei tirocini formativi attivi e dei corsi di laurea
magistrale per la scuola secondaria di I grado;
non è chiaro per quale motivo si continuino ad abilitare giovani alla
docenza a fronte di decine di migliaia di precari, inseriti nelle
Graduatorie ad Esaurimento, che attendono da anni che si concretizzi il
loro diritto al lavoro e alla stabilizzazione;
il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ha
ancora predisposto la riforma del reclutamento dei docenti annunciata
da tempo: tale ritardo sta creando una situazione paradossale;
in data 17 maggio 2011 il Governo, nella persona del Sottosegretario
Pizza, rispondendo all’interpellanza urgente 2-01079 dichiarava che: «i
titoli conseguiti da coloro che si sono iscritti successivamente
all’anno accademico 2007-2008 alle SSIS o agli altri percorsi
abilitanti non sono idonei a consentire l’inclusione nelle graduatorie
ad esaurimento. Il titolo abilitante conseguito dagli interessati è,
comunque, utile per l’inserimento nelle graduatorie d’istituto di
seconda fascia e permette l’accesso alla future procedure di
reclutamento, da attivarsi in coerenza con quanto previsto dal
regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti, approvato con
decreto ministeriale n. 249 del 2010»;
appare contraddittorio consentire nuove immatricolazioni ai corsi di
laurea in scienza della formazione primaria, mantenendo in vigore la
previsione normativa del valore abilitante della laurea, senza dare
avvio ad un consistente numero di immissioni in ruolo al fine di
assorbire i precari "storici" inseriti a pieno titolo nelle Graduatorie
ad Esaurimento;
la mancanza di chiarezza danneggia gravemente sia i giovani che
laureandosi in scienza della formazione primaria ritengono, come la
legge prevede, di ottenere un’abilitazione utile all’inizio
dell’attività professionale, che i precari storici, i quali vedono
sempre più lontana la possibilità di stabilizzare il loro rapporto
professionale con la scuola :
se non ritenga urgente definire al più
presto e in modo chiaro la questione dell’accesso all’insegnamento
nella scuola primaria, coniugando le nuove abilitazioni alla
risoluzione definitiva del precariato scolastico, al fine di non creare
ulteriore e inutile disoccupazione intellettuale.
Gruppo facebook:
"no ai tfa, no agli albi regionali e alla privatizzazione della scuola".