Finalmente l’idea di
GEN ( Graduatoria Nazionale ad Esaurimento) viene ora recepita senza
pregiudizi dai precari e dai loro coordinamenti, per quella che essa
effettivamente è, cioè un sistema funzionale di reclutamento per
titoli che coniuga il merito (il punteggio e la posizione in
graduatoria) con la massima mobilità territoriale possibile; l’idea di
graduatoria di rango provinciale, ancora attuale 10 anni fa, oggi è del
tutto improponibile ( per ragioni di distribuzione degli organici tra
le province italiane ma anche di immigrazioni interne nel nostro
Paese della popolazione in età scolare).
Per una graduatoria che vuole connotarsi come ad esaurimento e non come
una gabbia di disoccupazione come oggi purtroppo accade, il rango
nazionale è ormai ineludibile, ovviamente la G.E.N. è contemperata, nel
mostro modello, da libere opzioni territoriali degli aspiranti in
graduatoria ad esaurimento, esercitate annualmente, secondo uno stretto
ordine di preferenze: provinciali ( una o più province di una stessa
regione), regionali (le province di una o più regioni), nazionale (
tutte le province italiane).
E' una ipotesi progressiva e, come ci riconoscono da più parti,
realistica e di buon senso; non a caso è vista con sospetto da chi in
questo Paese predica separatismi e secessioni e vorrebbe mettere
steccati alla libera circolazione dei lavoratori garantita dalla Carta
costituzionale..
Libero Tassella ( Responsabile
nazionale di Professione Insegnante)