All’On. Presidente
della Repubblica
All’On. Ministro della Pubblica Istruzione
Agli On. Deputati e Senatori del Parlamento italiano
Condizioni
per l'attribuzione del punteggio di servizio agli insegnanti delle
scuole paritarie
Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, che istituisce e regola le norme
per la parità scolastica.
Considerata la legge 133-2008 sul (ri)dimensionamento della rete e del
personale scolastico relativi alle scuole pubbliche statati.
Vista la prossima istituzione di corsi destinati unicamente alla
formazione di personale da destinare al ruolo di docenti nelle scuole
pubbliche italiane, d'ora in poi denominati TFA.
Considerato che i suddetti corsi partono in soprannumero rispetto alle
attuali esigenze delle scuole pubbliche statali.
Si ritiene necessario che il Ministero sancisca, mediante opportuni
strumenti legislativi, criteri ben precisi per la valutazione del
servizio prestato nelle scuole paritarie, ai fini del miglioramento del
punteggio nelle Graduatorie ad Esaurimento o di Istituto, o,
eventualmente, ai fini dello stesso accesso nei TFA o in qualsivoglia
futuro sistema di reclutamento.
Si ritiene che, proprio in virtù della stessa legge 10 marzo 2000,
condizioni NECESSARIE per l'attribuzione del suddetto punteggio siano:
1) Essere stati nominati per scorrimento delle Graduatorie ad
Esaurimento, per il tramite degli uffici scolastici provinciali,
secondo procedure amministrative certe e già codificate per gli
insegnanti della scuola pubblica statale. In caso di supplenza breve,
la nomina va fatta dalle graduatorie di Istituto della scuola pubblica
statale più vicina all'Istituto paritario presso il quale si ottiene
l'incarico.
2) In aggiunta al punto 1, l'Istituto, che attribuisce il punteggio di
servizio ai relativi docenti, deve avere un numero medio di alunni per
classe conforme ai parametri dettati dalla legge 133-2008; ciò al fine
di avere la sicurezza che le scuole abbiano la disponibilità economica
per retribuire adeguatamente i docenti.
Si ritiene inviolabile il diritto delle scuole paritarie di nominare
direttamente gli insegnanti, ma ciò deve necessariamente comportare
l'inammissibilità della valutazione del servizio prestato.
Si avverte che, nel caso in cui il Ministero non desse concrete
risposte alle suddette richieste, ne deriverebbero conseguenze gravi
sul piano legale. A tal proposito si fa presente che, anche in virtù
dei recenti tagli al personale scolastico dovuti all'applicazione della
legge 133-2008, nel recente aggiornamento delle graduatorie, molti
docenti sono stati danneggiati perché sorpassati in graduatoria da
colleghi, che hanno operato in istituti paritari, aventi il più delle
volte meno titoli professionali al loro attivo.
Libero Tassella
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