Lettere in redazione
Mi scusi Direttore, ma tanto tempo conosco l'operato di tanti D.S. ivi compreso il Dirigente in questione.
Io credo che quando si assume una carica di garanzia che si pone tra i doveri e i diritti dei cittadini questa si debba conservare integra da ogni condizionamento, di qualsiasi natura provenga. Il Preside Adernò, che svolge la propria funzione con convinzione e cognizione di causa, onestamente, non è scevro dal prendere cantonate quando pensa che aldilà delle proprie verità non ne esistano altre. Credo che debba firmare quella petizione e poi farsi intervistare, anzicchè tacciare di strumentalizzazione politica chi ben prima di Lui ha avuto il coraggio di esporsi contro le scelte disgraziate di questi governi nazionale e regionale di cui Lui si è mostrato, in alcune occasioni, onesto alleato e in altre convinto oppositore.
Io ho conosciuto un Preside Adernò ben capace di altre azioni sicuramente incisive e positive. Non può adagiarsi sul consenso di cui gode quando chiede ed ottiene in materia di "Tempo prolungato", "CTRH" o con l'appoggio pieno, solidale a provvedimenti truffa come il "Salvaprecari"; .mi scusi ancora Direttore, la ricchezza che governa l'anima delle persone, come anche Adernò, va resa libera da ogni legame. L'invito che vorrei rivolgergli  è proprio questo: "si liberi dai pregiudizi Sig. Preside, teniamo ai nostri giovani quanto ci tiene Lei. L'azione di quel gruppo (Insieme per la Scuola), assolutamente trasversale, è rivolta alla tutela della scuola di tutti, anche della Sua. La prego di comprendere che la Sua adesione all'iniziativa, senza nulla togliere o aggiungere a ciò che Ella ha già realizzato nell'ambito scolastico e sociale, non potrà mai nuocere al Suo consolidato prestigio, anzi, potrà dare un contributo alla definizione di una immagine di un Dirigente Scolastico dotato di un grande senso critico nei confronti di una società sempre in evoluzione ma che ha smarrito la strada che conduce i cittadini del domani verso la ricostruzione di una grande Paese Democratico e cioè la nostra Italia."  Adesso mi scusi ma mi aspettano due lunghe giornate da mediare tra famiglia e sciopero generale. Cordialità. Prof. Aldo Toscano

Aldo Toscano
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