Presso gli Uffici
scolastici provinciali (ex-provveditorati agli studi) sono ancora in
corso le pubblicazioni delle nuove graduatorie ad esaurimento, valide
per il prossimo triennio, da cui tra circa un mese verranno individuati
i docenti destinatari di un posto di ruolo e, qualche settimana dopo,
anche i supplenti annuali per il prossimo anno scolastico.
La situazione provvisoria non consente ancora di ricavare elementi
certi sul fenomeno dei docenti trasferiti da una provincia all’altra
che è stato oggetto nei mesi scorsi di polemiche, di proposte di legge
per contenerlo e di speranze per coloro che partono e di timori per
quelli che li vedono arrivare a casa
loro.
Per il momento si può soltanto prendere atto dell’emigrazione nei
suoi aspetti quantitativi, anche se non ufficiali e definitivi, tenendo
conto che, sulla base delle prime rilevazioni parziali delle
graduatorie provvisorie pubblicate, i trasferimenti di iscrizione nelle
province meridionali, oltre che in quantità minore rispetto a quelli
del centro nord, sono quasi sempre movimenti interni alla regione,
mentre, all’opposto, nelle regioni centrali e settentrionali, oltre ad
essere in quantità maggiore, sono movimenti di docenti provenienti
prevalentemente dal Sud e dalle Isole.
Agli Uffici scolastici provinciali sono pervenute 219.539 domande di
iscrizione in graduatoria (mancano i dati di Napoli, Salerno e
Agrigento stimati complessivamente in circa altre 25 mila domande): il
totale finale di questo esercito di iscritti si attesterà intorno alle
246 mila unità.
Tra queste domande di iscrizione in graduatoria, 28.494 sono richieste
di trasferimento da altra provincia, cioè il 13% del totale,
corrispondente, quindi, ad un docente trasferito ogni otto docenti
iscritti nelle nuove graduatorie triennali.
Lazio e Toscana sono le regioni maggiormente interessate ai
trasferimenti di graduatoria con percentuali che si attestano
rispettivamente al 23,8% e al 21,1%. Seguono, con percentuali di
trasferiti intorno al 18%, il Piemonte e l’Emilia-Romagna.
Sicilia, Sardegna e Puglia, rispettivamente con il 3,6%, 4% e 6,9% di
docenti trasferiti, sono le regioni meno coinvolte in questo piccolo
tsunami dei trasferimenti di graduatoria.
La maggior quantità di trasferimenti, in termini percentuali, riguarda
le province di La Spezia (30,8%), Isernia (29,3%), Vercelli (28,8%),
Mantova e Massa Carrara (28,6%).
(da TuttoscuolaNews)
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