Il Governo
intende presentare un decreto legge che "aggirerebbe", per i soli
lavoratori della scuola, l'applicazione della Direttiva europea
1999/70: con la motivazione della particolarità del settore scolastico
il MIUR tenta così di eludere definitivamente il limite del triennio
come vincolo per la stabilizzazione del contratto di lavoro. Un
intervento pensato per vanificare le sentenze dei giudici, che
continuano a sostenere i diritti dei lavoratori precari.
Il Governo ed il Ministro Gelmini, nonostante le continue "bocciature"
giudiziarie, insistono ad assumere decisioni unilaterali e a presentare
decreti, senza confrontarsi politicamente con tutti i sindacati.
La FLC CGIL ha già denunciato con forza la gravità del provvedimento,
che penalizza e mortifica i precari della scuola: è inaccettabile, a
nostro parere di dubbia costituzionalità e potrebbe aumentare
conflittualità e contenzioso, anche con la Comunità
europea.
Esigiamo il promesso piano pluriennale
straordinario di immissioni in ruolo per tutto il personale docente e
ATA che da anni continua a prestare il proprio servizio con contratti a
tempo determinato: abbiamo dimostrato, con una proposta organica, che è
possibile l'immediata stabilizzazione di centomila precari senza
ulteriori oneri per lo Stato e che con un piano di assunzioni
pluriennale si potrebbe azzerare il precariato nella scuola difendendo
e migliorando il sistema d'istruzione statale del nostro paese.
La FLC CGIL chiede nuovamente la convocazione urgente di un tavolo
politico che affronti l'emergenza e la prospettiva a regime degli
organici e delle immissioni in ruolo, per difendere i diritti di tutti
i precari.
Siamo impegnati a sostenere con ogni mezzo e in ogni sede i diritti dei
precari, per riaffermare il diritto alla stabilizzazione e per cambiare
la politica scolastica del Governo: se il "decreto truffa" passerà,
arriveremo alla Corte di Giustizia europea.
Invitiamo tutti i lavoratori a
partecipare alla mobilitazione e alle iniziative di lotta che
seguiranno l'iter parlamentare di approvazione del provvedimento e
soprattutto ad aderire allo sciopero generale del 6 maggio.
Il 6 maggio i precari della scuola hanno un motivo in più per
scioperare: contro i licenziamenti, contro la politica dei tagli del
Governo, contro il "decreto truffa"!
(Da Flc-Cgil)
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